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Cronaca

«Autismo, in aumento le diagnosi in età adulta. Serve un intervento precoce»

Maria Grazia Ballerini ("Oltre l'autismo Onlus"): «I nostri ragazzi non possono costruirsi un loro futuro da soli e quindi siamo noi in prima linea che debbiamo aiutarli. Con questa giornata vogliamo sensibilizzare tutti i piacentini affinché capiscano come intervenire»

«Nella nostra associazione attualmente ci sono 57 iscritti tra bambini, ragazzi e giovani adulti. A Piacenza e provincia sono affetti da autismo circa 170 ragazzi al di sotto dei 18 anni e una sessantina entro i 6 anni. Le diagnosi in età adulta sono tantissime. L’intervento deve essere precoce per aiutare i bambini a recuperare il più possibile». A parlare del problema è Maria Grazia Ballerini, presidente di “Oltre l’autismo Onlus”, che è tra gli organizzatori dell’ottava giornata sulla consapevolezza dell’autismo. L'evento si è svolto il 10 aprile nella sala degli arazzi del collegio Alberoni a San Lazzaro. «Questo convegno - spiega - è rivolto a tutta la cittadinanza e al territorio di Piacenza. Ha portato nella nostra città due realtà che hanno costruito due centri ad hoc sull’autismo: si tratta di Pordenone e Pavia. In queste strutture i ragazzi cercano la loro realizzazione tramite varie attività come per esempio il mosaico, l’agricoltura, l’orto, l’allevamento di animali».

«I nostri ragazzi – prosegue Maria Grazia Ballerini - non possono costruirsi un loro futuro da soli e quindi siamo noi in prima linea che dabbiamo aiutarli. Vogliamo sensibilizzare il nostro territorio affinché capisca come intervenire. Per esempio se qualcuno avesse una casa o un pezzo di terreno che non usa, noi potremmo costruirci qualcosa per dare un futuro migliore ai ragazzi: si potrebbe pensare a laboratori, ad un centro diurno e a tante altre cose. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti ed è per questo che vogliamo sensibilizzare tutti gli abitanti di Piacenza: dalle istituzioni ai cittadini. Ringrazio il sindaco perché, dando in comodato d’uso alcuni locali, ha permesso molti progetti. I nostri ragazzi sono artisti. Un grande professionista, Tino Maccini, ha deciso di aiutare nella fase creativa i giovani che frequentano la nostra associazione».

«Quando mi è stato chiesto – dice Maccini - di insegnare a costruire i mosaici ai bambini autistici, mi sono trovato impreparato.  In realtà i ragazzi hanno reagito benissimo agli stimoli che fornivo loro. Mi è rimasto molto impresso come collaboravano, la gioia nei loro occhi quando finivano un’opera.  Ho percepito diverse modalità di comunicazione».

All'incontro ha parlato anche Parolo Dosi, sindaco di Piacenza: «Ora, anche grazie a queste associazioni le famiglie che vivono quotidianamente l’autismo hanno trovato la forza e il coraggio di uscire di casa e parlare con le altre famiglie che condividono lo stesso problema. Per Piacenza è un bene avere delle associazioni simili. In questo periodo viviamo un paradosso: siamo sempre più ricchi di mezzi di comunicazione e sempre più poveri di comunicazione reale. Avere un figlio autistico in casa significa avere nel nucleo familiare qualcuno che non riesce ad esprimere le proprie potenzialità e per questo è necessario il nostro aiuto».  

Al convengo è intervenuto anche Giorgio Braghieri, presidente dell’opera pia Alberoni: «In questa giornata parliamo di autismo e vogliamo rendere consapevoli i cittadini che questo fenomeno è in continuo aumento. Bisogna considerarlo sotto vari punti di vista, non sollo quello medico ma anche quello sociale. Vorrei ricordare che verrà inaugurata una bella mostra, “Mosaicamente – Omaggio a Guttuso”, sempre nel collegio Alberoni e sarà visitabile per le prossime quattro domeniche».

«Podenzano – spiega Elena Paraboschi, assessore alle Politiche sociali e scolastiche, alla cultura, al Welafre e al Sostegno delle famiglie - è sempre stata sensibile a queste problematiche. Faremo di tutto perché l’autismo possa trovare un vero aiuto che sarà rivolto sia a chi ne è affetto che alle famiglie».

Durante la conferenza è stato proiettato un video sulle attività che svolgono i ragazzi autistici nei centri che li accolgono: dalla creazione di mosaici alle attività all'aperto, dalla musica all'agricoltura. 

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