Test sierologici nelle Case della Salute e in due cliniche mobili subito per 60mila piacentini
La richiesta all'Asl e alla Regione di Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza e presidente della Provincia: «Serve screening a tappeto su tutta la popolazione: solo così si minimizzano i rischi». L'Ausl già annuncia: dalla prossima settimana via ai test per 60mila
È arrivato il via libera nel territorio di Piacenza a due campagne di screening sierologici per chi è venuto a contatto con il virus. Le analisi saranno effettuate già a partire dalla prossima settimana e interesseranno circa 60mila persone. I prelievi si svolgeranno nelle Case della salute del territorio e in due cliniche mobili. L'assessore Raffaele Donini: «Forte accelerazione nella lotta contro il virus».
I destinatari:
- le prime 30mila persone sottoposte al test di Abbot, scelto per gli screening, saranno quelle conviventi o venute a contatto con soggetti a risultati positivi al covid19 dall'inizio dell'epidemia e quindi maggiormente a rischio.
- sono in via di definizione le caratteristiche delle rimanenti 30mila da testare.
«Partiamo da Piacenza con una forte accelerazione nella lotta contro il virus - sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - e questa è la direzione giusta. Lo screening messo in campo, che può contare anche su dotazioni flessibili come le cliniche mobili, è un ulteriore passo avanti per identificare e isolare i positivi, togliendo il terreno al virus». Le persone che dovranno essere sottoposte al test saranno chiamate dagli uffici dell’Azienda Usl di Piacenza, e riceveranno nei prossimi giorni una comunicazione ufficiale. L’obiettivo è riuscire ad analizzare 10mila test a settimana, concludendo quindi le due campagne entro il 20 giugno.
Sulla questione, proprio oggi, si era fatta sentire il sindaco Patrizia Barbieri. «Non possiamo azzerare i rischi, ma dobbiamo minimizzarli e per farlo è assolutamente necessario fare uno screening approfondito e massiccio sulla popolazione, cosa che ho richiesto all’Ausl e che auspico avvenga in tempi rapidi. Se in piena emergenza non è stato possibile, ora la cosa si può e si deve fare», scrive sul proprio profilo Facebook Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza e presidente della Provincia. «In questi giorni, proprio per affrontare nel modo più prudente e ragionato possibile questo inizio di “fase 2”, ho richiesto nuovamente all’Azienda Sanitaria e alla Regione chiarimenti sui dati relativi ai decessi. Dobbiamo approfondire l’esame dei contagi per comprenderne l’andamento e verificare le zone del territorio in cui si sono maggiormente concentrati, questo affinché gli amministratori locali abbiano strumenti adeguati per valutare gli effetti della ripartenza. Riguardo i pazienti a domicilio - spiega - ho chiesto di sapere quali siano le loro reali condizioni sanitarie, suddividendoli anche per fasce di età. Occorre fare tesoro dell’esperienza maturata durante l’emergenza per gestire meglio i malati a casa, garantendo la possibilità ai positivi di poter fare la quarantena in un luogo che metta i conviventi al riparo dai rischi. Siamo in attesa di un piano da parte dell’Azienda Sanitaria sulla ripartenza della normale attività ospedaliera e anche su questo tema è necessario avere le idee molto chiare e valutare ogni possibile rischio».