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Cultura

Andar per almanacchi e calendari 2018

Come d’abitudine presentiamo almanacchi e calendari per l’anno che verrà editi da associazioni ed enti che presentano immagini, panorami, scorci, storie e caratteristiche istituzionali e del territorio. Segnalazioni possono essere indirizzate a renatopasserini@libero.it

Iniziamo la nostra carrellata ricordando i vecchi almanacchi piacentini.

Già nei primi decenni del 1700 ebbero larga diffusione gli almanacchi,  libretti modesti nelle dimensioni e dimessi nella veste editoriale la cui rapida espansione fu favorita in città e nelle campagne anche da venditori ambulanti che ne propiziavano la distribuzione con invitanti letture nelle vie e nelle piazze. Queste pubblicazioni - che contenevano informazioni aggiuntive al calendario quali indicazioni astronomiche, le ore della levata e del tramonto del Sole e della Luna, notizie geografiche e statistiche - ebbero ampia lettura popolare… in ragione - si leggeva al tempo - della stessa loro piccolezza e dal tenue loro costo, sanno penetrare in ogni luogo e con quella loro semiseria apparenza riescono a farsi leggere da tutti, perfino da coloro cui la lettura è una noia od una apatia, creature dell’arte di scrivere, che possono valere alla diffusione di utili e savi ammaestramenti assai più d’ogni trattato.

Con il passare degli anni gli almanacchi continuarono a non essere solo semplice strumento della misurazione del tempo: le loro pagine, sempre di facile lettura, diventavano un vademecum d’informazioni: fornivano biografie e profili di personaggi illustri, “Fatti di Patria Curiosità”, date di nascita di personaggi in vista, elenchi di arcivescovi, vescovi e abati. Nelle rubriche si leggeva un po’ di tutto: le monete, la partenza e l'arrivo delle poste, i consigli sulla coltivazione di orti e giardini; le ricette della nonna, i proverbi, le fiere, le feste religiose, le previsioni sul futuro e su quello astrologico-meteorologico strettamente legato alle cadenze religiose. E ancora consigli sul gioco del lotto, per l’orto e il giardino, notizie utili per il lavoro, per lo svago e per risolvere i piccoli problemi quotidiani. Gli agricoltori oltre alle istruzioni agricole basate sulle lunazioni, vi trovavano suggerimenti riflessi dal progresso delle tecniche del loro settore. 

La biblioteca Comunale Passerini Landi alla voce “Almanacchi Piacentini” conserva alcune decine di “testate” pubblicata per più anni a partire dal 1731; la più lontana da noi rintracciata è L’Effemeride Piacentina edita dal 1731 al 1791 da Pier Filippo Giacopazzi e, in seguito, da Niccolò Orcesi. Alcuni altri titoli:

 Il vero calendario Piacentino: anno 1756.

- Nuovo Calendario Piacentino, editore Andrea Bellici Salvoni dal 1773 e dal 1792 da Niccolò Orcesi.

- Almanacco Piacentino, editore Giuseppe Tedeschi. Anno 1770.

- L’orbo che ci vede, anno 1778 – 1881 stampato presso Gio Battista Baggiani.

- Il Gran Newtoniano per l’anno bisestile 1784, presso Giuseppe Tedeschi.

Il 1795 è l’anno dell’”Antico e vero Solitario Piacentino”, a cura di Padre Agostino da Piacenza, almanacco questo che per opera di diversi editori, è giunto all’edizione 2018 stampata da TEP edizioni d’Arte. Ne parleremo dettagliatamente nei prossimi giorni.

...continua 

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