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Cultura

Concerto dei Pfm annullato: le accuse dei fan e le scuse del gruppo

Dopo due ore di attesa le crica 2mila persone riunite venerdì sera presso l'arena Daturi si sono viste comunicare l'annullamento del concerto dei Pfm. Riceviamo e pubblichiamo le scuse del gruppo, sul nostro forum lo sfogo del pubblico deluso

Accordo economico non raggiunto. Con questa motivazione è stato annullato il tanto atteso concerto dei Pfm che avrebbe dovuto tenersi venerdì sera a Piacenza. Sul nostro forum i fan si sono sfogati per tutto il week end. Tra i messaggio ricevuti anche le scuse/motivazione della band, che ripubblichiamo qui di seguito:

Teniamo a fare questo breve annuncio per comunicare tutto il nostro dispiacere ai nostri fans e a tutto il pubblico che ieri sera ha dovuto, non solo subire un disagio forte, ma ha anche visto abortire l’aspettativa di una bella serata di festa, ricca di emozioni come sono di solito le nostre esibizioni.

Dopo più 4.500 concerti nella nostra vita artistica è la prima volta che ci accade una cosa del genere.
Vista la superficialità di alcuni giudizi che abbiamo letto oggi, cogliamo l’occasione per fare un po’ chiarezza.
La macchina organizzativa che ci consente di far arrivare al pubblico tutta la passione che sta nelle nostre mani e nei nostri cuori impegna decine di addetti. Nonostante i tanti disagi organizzativi, (il più grave dei quali, date le ridotte dimensioni del palco ci costringeva a posizioni statiche e non ci permetteva di fare un concerto con la nostra solita libertà), siamo rimasti li fino all’ultimo, disponibili ad effettuare il concerto.
A lavorare oltre a noi artisti, ci sono più di dieci persone dello staff tecnico che hanno visto il loro lavoro andare in fumo, tenuti sulla corda fino alle 22,00 da continue promesse. E pensare che bastava solamente onorare un contratto di lavoro stipulato dalle parti. Noi eravamo già a Piacenza, all’arena, pronti per le prove, dalle 17,00. I tecnici invece lavoravano già dalla mattina, sotto un sole cocente, ininterrottamente superando carenze tecniche su cui hanno soprasseduto per salvare la serata (palco inadeguato per capienza e sicurezza, assenza di camerini, area di ristoro e quell’assistenza minima che necessita a chi lavora sotto il sole per 12 ore, ovvero bottiglie d’acqua).

La decisione di non effettuare il concerto è maturata quando, sia il responsabile degli impianti sia il responsabile della nostra agenzia, ai quali rinnoviamo la nostra fiducia e stima, ci comunicavano che non intendevano effettuare il concerto, visto che l’organizzatore non si voleva assumere le proprie responsabilità. La situazione complessiva presentava gravissime inadempienze, alla quale si è aggiunta l’indisponibilità non solo di saldare ciò che era dovuto a noi, ma anche il dovuto al proprietario degli impianti, che non sono di nostra proprietà, e a tutto lo staff tecnico. La garanzia del pagamento di tutta la macchia organizzativa, visto il comportamento di chi a incassato i soldi dei biglietti, sarebbe stata quindi tutta sulle spalle della nostra agenzia che si è sentita raggirata e presa in giro.

Noi abbiamo preso atto dell’intera situazione e con grande dispiacere per tutto il pubblico presente, abbiamo avallato con convinzione questa scelta. Una scelta che se da un lato penalizza il pubblico di Piacenza, dall’altra forse lo libera da persone che non fanno il bene della musica.

Crediamo che l’attenzione del pubblico debba essere rivolta non solo al concerto che ha perso, ma a far valere i propri diritti verso chi ha creato questo spiacevole inconveniente. Noi, dal canto nostro, lo faremo nelle sedi più appropriate. Siamo stai tutti presi in giro e non è certo suonando tre canzoni che avremmo mandato tutti a casa felice e contenti. Anzi, suonando anche solo una nota, sarebbe decaduto il diritto da parte dei presenti di ottenere il risarcimento del biglietto.
(A proposito di rimborso, visitate il sito AIMDV - Associazione Italiana Musica Dal Vivo)
Senza contare che la sicurezza ci aveva sconsigliato di salire sul palco anche solo per dire due parole.

Infine un pensiero a favore dell’AMNIL che doveva essere protagonista di un alto messaggio e che invece, si è ritrovata coinvolta in una serata da dimenticare.

Piacenza e i piacentini meritano più rispetto e noi siamo pronti a tornare, con lo spirito sereno di sempre, a suonare come sappiamo fare e come vogliamo fare.

Un caro saluto da parte di PFM.
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