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Enogastronomia

A Tuttofood la sinfonia dei prodotti del territorio piacentino

Alla prestigiosa rassegna milanese protagonisti anche i consorzi dei prodotti Dop Piacentini 

Ha preso il via Tuttofood, la grande rassegna a Fiera Milano dedicata al cibo di qualità, che è caratterizzata dalla presenza di 2.500 brand di 46 nazionalità e oltre 800 buyer da 27 Paesi selezionati da Fiera Milano e Ice Agenzia. Nel corso dell’inaugurazione è stato anche presentato l’accordo tra Milano e Parma che darà vita a un asse strategico con Cibus, manifestazione di grande successo che si tiene ogni anno nella città emiliana. 

Per l’occasione, all’inaugurazione, oltre al ministro dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida, è intervenuto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che ha sottolineato come Tuttofood sia «una vetrina straordinaria di un comparto che in Lombardia sta dando risultati eccellenti, sempre migliori» mentre il presidente di Agenzia Ice Matteo Zoppas ha ribadito che «il nostro export resta forte e competitivo grazie al Made in Italy ed aiuta in maniera determinate l’economia e l’occupazione». 

L’Italia in questo contesto fa la parte del leone per i suoi prodotti di qualità che vanno strenuamente difesi: l’italian sounding è un fenomeno che spopola in tutto il mondo con l’imitazione delle nostre eccellenze enogastronomiche, che del Bel Paese hanno solo il vago sentore: un attacco cui oggi si aggiunge quello dei cibi sintetici, ma anche le etichette “a semaforo” europee che non tengono conto della storia di eccellenza dei prodotti del territorio italiano.

In un parterre così blasonato come Tuttofood non potevano mancare i prodotti del territorio piacentino, dai salumi Dop, ai vini, ai formaggi, alle farine, alle salse, prodotti di alta qualità rappresentati dai consorzi che hanno il compito di difenderli e e valorizzarli, anche all’estero. Se il giorno dell’inaugurazione l’afflusso di persone non è stato ottimale, già nel secondo, in base a quanto hanno commentato le aziende ed i consorzi piacentini presenti, il numero di visitatori è cresciuto esponenzialmente e gli operatori si sono detti soddisfatti per i numerosi contatti sviluppati.

Per l’occasione nello stand del salumificio San Carlo è intervenuta una “bandiera” della ristorazione di qualità, ovvero Isa Mazzocchi della Palta di Bilegno, ma nello stand del Consorzio Piacenza alimentare erano presenti anche i titolari di Salsa Natura, della Pizza +1, dell’azienda Pizzavacca, tanto per citarne alcuni. Ed ancora il Molino Dallagiovanna, Steriltom e naturalmente il Consorzio del Grana padano Dop e dei salumi Dop piacentini.

Per l’occasione ben tre chef ambassador si alternano allo stand per far scoprire il gusto unico e inimitabile dei tre salumi Dop piacentini declinati in una serie di proposte gastronomiche all'insegna della creatività e versatilità in cucina. 

Si è iniziato lunedì con Daniele Reponi che ha proposto le sue proposte di AperiDOP Piacentino, per ogni salume Dop. In pratica si tratta di piccoli panini, facili e veloci da realizzare senza cottura degli ingredienti, ma con gustosi abbinamenti, quindi, adatti anche ai Bar che non hanno una cucina. 

Poi è stata la volta di Danilo Gatti che ha proposto il Batarò, un pane artigianale particolare, tipico della tradizione del territorio piacentino, che è cavo all'interno, l'ideale da farcire con i salumi Dop piacentini. La sua duplice proposta prevede Batarò classico con pancetta piacentina Dop e gorgonzola e Batarò con coppa piacentina Dop e crema di asparagi.

Infine mercoledì 10 maggio sarà il turno di Paco Zanobini, lo chef che coniuga tradizione e innovazione, che proporrà un finger food a base di coppa piacentina Dop con mousse di ricotta, crema di piselli freschi e semi di girasole. Durante i quattro giorni di manifestazione assaggi dei salumi Dop piacentini anche in purezza e in abbinamento con i vini Doc dei colli piacentini. 

«Non potevamo – ha commentato Roberto Belli, direttore del Consorzio Salumi Dop Piacentini - non essere a questa importante fiera di settore che richiama l'attenzione e partecipazione, in particolare, dei buyer internazionali che costituiscono un importante canale di accesso a quei mercati esteri il cui sviluppo è strategico per l'export dei nostri salumi tutelati».

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