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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Acqua, «In Emilia Romagna è carissima ma la nostra città ne spreca solo l'8%»

Costo dell'acqua ancora in aumento: 376 euro la tariffa media nazionale, in Emilia Romagna 460 euro. A Piacenza solo l'8% di dispersione idrica. I dati dell'Osservatorio Prezzi e Tariffe 2016 di Cittadinanzattiva

​Quattrocentosessanta euro: a tanto ammonta il costo annuale dell’acqua in Emilia Romagna, rispetto ai 376 euro di media nazionale, in aumento del 5% rispetto al 2014.  Ma le differenze tra i singoli capoluoghi di provincia sono notevoli: si va dai 523 euro di Ravenna ai 373 di Bologna. Questi i dati dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che per l’undicesimo anno consecutivo ha analizzato i costi sostenuti dai cittadini per il servizio idrico integrato nel corso del 2015. Le regioni centrali si caratterizzano per tariffe più alte con €511 annuali e un maggior incremento rispetto al 2014 (€468, +9,2%), segue l’area settentrionale (+5,1%) e quindi quella meridionale (+3,2%). A livello regionale, le tariffe più elevate si riscontrano nell'ordine in Toscana, Marche, Umbria, Emilia Romagna e Puglia. Il Dossier è consultabile sul sito www.cittadinanzattiva.it. Fra i capoluoghi di provincia, le città più care si confermano essere le toscane: Grosseto e Siena con€663 prendono il posto occupato nel 2014 da Firenze, seguono Livorno (€628), Pisa (€621), Carrara (609€). Isernia si conferma come città meno cara (€117, erano 120 nell’anno precedente); segue Milano con i suoi €140 (ed un aumento del 3%). Sulla dispersione idrica, la regione registra un risultato migliore rispetto alla media nazionale: 26%  rispetto al 33%. Piacenza la più virtuosa con solo l’8% di acqua sprecata, mentre a Parma si arriva al 39%.

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