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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Aiuti accoppiati, schiacciato il pomodoro: la commissione della Camera lo esclude dalle proposte

Doccia fredda per gli agricoltori che attendevano l'aiuto accoppiato al pomodoro. La commissione Agricoltura della Camera (Comagri), infatti, non lo ha incluso nelle proposte uscite il 16 maggio, dai lavori. La notizia è riportata dall'agenzia News Age Agro sul sito Internet

Doccia fredda per gli agricoltori che attendevano l'aiuto accoppiato al pomodoro. La commissione Agricoltura della Camera (Comagri), infatti, non lo ha incluso nelle proposte uscite il 16 maggio, dai lavori.  La notizia è riportata dall'agenzia News Age Agro sul sito Internet.

Furiosi e sul piede di guerra quindi produttori e industrie del pomodoro, anche perché l'Italia è il secondo produttore mondiale dopo la California e deve tenere a bada la produzione crescente della Cina, anche se la qualità resta bassa. Il pomodoro, che vive momenti di difficoltà uguali se non maggiori a quelli dei settori per cui è stato proposto il sostegno, resta quindi senza aiuti.

La risoluzione approvata, tutti i partiti hanno votato a favore tranne la Lega Nord, prevede di «definire un accordo sulle risorse finanziarie disponibili per il sostegno accoppiato (titolo IV del regolamento (UE) n. 1307/2013) che sia efficace - si legge nella risoluzione della Commissione - in termini di valorizzazione settoriale e che possa, così come stabilito dai criteri di concessione dell'aiuto, salvaguardare i settori produttivi che si trovano in particolari condizioni di difficoltà e sono particolarmente esposti alla volatilità dei mercati nonché le produzioni ad elevato impatto economico ed occupazionale».

Quindi , nel quadro «delle scelte sugli aiuti accoppiati proposto dal ministero delle Politiche agricole» vanno considerati in particolar modo i settori: zootecnia bovina da carne, ovicaprino, olivicolo. La Commissione, poi, afferma di «valutare la possibilità di sostenere lo sviluppo delle colture proteiche e proteaginose con l'obiettivo di diminuire l'importazione di tali materie prime dall'estero a favore di un piamo proetico OGM free strettamente collegato alle produzioni zootecniche di qualità, valutando la possibilità di concedere il sostegno a fronte della effettiva produzione, al fine di evitare abusi e frodi». Ecco perché secondo la Commissione vanno aiutati solo quei tre settori. Zootecnia bovina da carne «in particolare quella di tipo estensivo e delle zone di montagna, mediante un sostegno connesso alla nascita di vitelli (vitello nato) e non alla sola presenza ina zienda di vacche nutrici o di vacche da latte, evitando, in ogni caso, la possibilità di fruire del sostegno accoppiato per quei vitelli che ricevono un contributo in altre nazioni europee o nella stessa Italia nello stesso anno».

Ovicaprino «applicando il sostegno a tutta la filiera produttiva e prevedendo un premio minimo di base per tutti e uno più elevato per le produzioni di aulità IGP e DOP».

Olivicolo «prevedendo un adeguato sostegno da assegnare con riferimento alla superficie coltivata ad uliveto».

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