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Economia

Confapi: «Busta paga più ricca per 3800 lavoratori piacentini»

Il presidente di Confapi Cristian Camisa commenta la firma dell’accordo territoriale regionale sottoscritto tra l’associazione delle piccole e medie imprese manifatturiere e di servizio alla produzione e le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, che interessa 300 piccole e medie imprese piacentine

«Con questo importante accordo – dichiara Cristian Camisa, presidente Confapindustria Piacenza - la busta paga dei lavoratori delle piccole e medie imprese dell’Emilia Romagna che applicano il contratto nazionale Confapi, circa 8.000 (300 nella provincia di Piacenza), con più di 113.000 lavoratori interessati (3.800 nel territorio Piacentino), sarà più ricca. Si tratta, infatti, di un accordo molto positivo per imprese e lavoratori teso a incentivare la produttività aziendale e a ridurre il peso delle imposte sulle retribuzioni. Ciò consente un recupero del potere d’acquisto dei dipendenti e va incontro al raggiungimento di quegli obiettivi condivisi fra impresa e lavoratori volti al recupero della competitività». Camisa ha parlato dopo la firma dell’accordo territoriale regionale sottoscritto tra l’associazione delle piccole e medie imprese manifatturiere e di servizio alla produzione e le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil.

L’intesa - richiesta fortemente dalle imprese alle quali Confapindustria assicura la rappresentatività che l’appartenenza al sistema Confapi garantisce sin dal 1946 - consente di fatto alle imprese aderenti e comunque che applicano i Ccnl sottoscritti dalle parti che hanno convenuto l'accordo sulla detassazione anche per l’anno 2014 l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% sulle somme erogate in relazione ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, ai risultati riferibili all’andamento economico dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale. Tutto questo oltre alle voci retributive erogate a fronte di prestazioni lavorative diverse da quelle rese in osservanza degli orari di lavoro applicati normalmente in azienda e comunque non in deroga rispetto a quanto definito dai Ccnl e dalla legislazione vigente sottoscritti dalle parti che hanno condiviso l'accordo sulla detassazione. «L’accordo – hanno spiegato le parti che lo hanno sottoscritto – va nel senso da noi sempre auspicato, quello di creare un volano positivo che riesca a rimettere in moto il sistema economico del Paese. È però necessario che il Governo assuma decisioni forti a vantaggio delle PMI come interventi volti ridurre il carico fiscale sulle imprese e sul lavoro».

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