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Copador: chiusa la campagna di trasformazione, accordo con le banche finanziatrici

Anche la Copador di Collecchio, una tra le realtà aziendale leader in Italia (e sui mercati internazionali) nella lavorazione e produzione di pomodoro e sughi, a cui conferiscono moltissimi soci piacentini, ha terminato nei giorni scorsi, ultima nel distretto, la propria campagna di trasformazione

Anche la Copador di Collecchio, una tra le realtà aziendale leader in Italia (e sui mercati internazionali) nella lavorazione e produzione di pomodoro e sughi, a cui conferiscono moltissimi soci piacentini, ha terminato nei giorni scorsi, ultima nel distretto, la propria campagna di trasformazione.

“Si è trattato- spiega il Presidente Paolo Montesissa- di una campagna complessa, come per tutti, con una riduzione della produzione causa le avversità climatiche nel momento dei trapianti, ma è confortante verificare che abbiamo un trasformato di ottima qualità, con buoni gradi Brix che ci pongono tra i migliori del Distretto per gli indici di valutazione qualitativa. Non a caso abbiamo privilegiato i prodotti a basso residuo, proprio per ottimizzare la marginalità. Si prospetta inoltre un mercato vivace dove potremo non solo consolidare i nostri clienti “storici”, ma acquisirne altresì dei nuovi; con l’attuale produzione siamo in grado di ottemperare a tutti i contratti a suo tempo stipulati”.

Ma le buone notizie non vengono solo dal mercato: proprio nei giorni scorsi- come si evince da un comunicato stilato dall’amministratore delegato Thierry Babbini, è stato sottoscritto un accordo tra Copador, unitamente alla controllata Berni alimentare Spa, con le banche finanziatrici, per la ristrutturazione del debito. Ciò è avvenuto- si sottolinea- a conclusione di un lungo periodo di negoziazione durante il quale, grazie al sostegno ricevuto da tutti gli stakeholders, Copador ha comunque potuto dar compimento alla campagna di raccolta e lavorazione dei pomodori per l’annata in corso.

Tale accordo, che prevede il riscadenziamento del debito a medio lungo termine ed il mantenimento delle linee a breve termine, nonché l’erogazione di un nuovo finanziamento a medio lungo termine per complessivi Euro 9 mln circa, consentirà a Copador di continuare ad essere protagonista nel mercato nazionale ed internazionale di produzione di pomodoro, con significative positive ricadute d’indotto nel contesto territoriale di riferimento.

Grazie all’avvenuta sottoscrizione del suddetto accordo- si evidenzia nel comunicato- Copador potrà beneficiare: di minori uscite connesse al rimborso dei finanziamenti (anche ipotecari) in essere; della garanzia di poter continuare ad operare con le attuali linee di credito a breve termine e con quelle di nuova concessione, con uno spread sui tassi di interesse fissato per tutta la durata dell’accordo; delle risorse finanziarie necessarie a far fronte interamente ai debiti scaduti ed alle necessità correlate alla prosecuzione delle attività aziendali.

Copador è stata assistita nelle negoziazioni con le banche finanziatrici e nella definizione dell'accordo di riscadenziamento dall’advisor finanziario, rag. Diego Rivetti, e, in qualità di consulenti legali, dagli avv.ti Pierpaolo Camadini e Francesca Bazoli, mentre le banche finanziatrici sono state assistite dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo.

Va ricordato che Copador ha una capacità di trasformazione del pomodoro fresco annua di circa 350.000 tonnellate ed un volume d’affari di circa 75 milioni di Euro e, proprio in ragione della sua storica potenzialità aziendale e dell’efficienza della propria struttura, ha potuto ottenere il sostegno del sistema finanziario anche nelle criticità del momento, ora superate.

Un sentito ringraziamento da parte del presidente Montesissa “a tutti i soci che in momenti così complessi e difficili hanno creduto nella cooperativa, nonché a tutti i fornitori che hanno creduto nella bontà dell’operato degli amministratori ed un ringraziamento a tutti i professionisti che, fin dall’inizio, hanno operato per questa positiva conclusione”.

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