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Economia

il 15 ottobre giornata mondiale della Donna Rurale

La protesta silenziosa delle imprenditrici di Confagricoltura: incrociamo le braccia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Il 15 ottobre 2014 si celebra la giornata mondiale della donna rurale, nata per rimarcare il ruolo delle donne nella produzione alimentare nel mondo e, contemporaneamente, le condizioni di difficoltà in cui spesso sono costrette ad agire. “Le donne rurali partecipano al benessere familiare ed allo sviluppo economico, ma sono lontane dal riconoscimento e sostegno per i molteplici ruoli da esse rivestiti, il loro contributo continua ad essere sottovalutato”.  A dirlo è l’imprenditrice piacentina Federica Melodi che conduce con le sorelle, il marito ed i genitori una dimensionata azienda agricola a Monticelli d’Ongina. Federica Melodi, membro di consiglio di Confagricoltura Piacenza, è da tempo impegnata per l’affermazione dell’imprenditoria femminile ed è una delle colonne portanti di Confagricoltura Donna, l’associazione di Confagricoltura che si fa portavoce e promotrice di esigenze ed iniziative a favore della partecipazione attiva delle donne all’attività d’impresa in agricoltura e all’azione sindacale. “Sembra impensabile – prosegue Melodi, che a livello territoriale è una delle ideatrici del progetto “Pink route” della Camera di Commercio - che nel terzo millennio, non esclusivamente nei Paesi in via di sviluppo, ancora esistano problemi di empowerment femminile, di accesso alle risorse economiche, di diritto all'istruzione, di parità e di potere politico. Per questo motivo il 15 ottobre abbiamo ideato una protesta silenziosa: sul sito della nostra Organizzazione, sui social network, organizzativi e personali, appariranno dei selfie di imprenditrici a braccia incrociate”. Più di un quarto della popolazione mondiale è costituito dalle donne rurali e grazie al loro impegno l'agricoltura ha contribuito in modo significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali. Confagricoltura Donna s’impegna e continuerà a farlo, perché ci sia una sempre più consistente presenza femminile a partire proprio dal mondo agricolo italiano, dove un'azienda su tre è condotta da una donna. Secondo la FAO più di 100 milioni di persone potrebbero uscire dallo stato di povertà se le donne avessero le stesse opportunità di accesso alle risorse produttive degli uomini. La produttività delle fattorie gestite da donne aumenterebbe del 30%. Il numero di persone affamate si ridurrebbe 17% e almeno 150 milioni di individui migliorerebbero le loro condizioni di vita. “Infine - conclude Melodi - il nostro pensiero va alle donne rurali guerriere, quelle che, in questo momento storico, difendono i valori dell’umanità”.

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