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Economia

La forza dei salumi piacentini Dop è sempre di più l’export

Assemblea di Bilancio per il Consorzio salumi Dop piacentini

“Il 2016 è stato ancora un anno molto complesso per i produttori di salumi. Il settore come il resto del comparto alimentare, ha continuato ad essere in difficoltà sopratutto per la mancata ripartenza dei consumi interni. Ad oggi mancano i dati definitivi 2016, ( possediamo una situazione sulle esportazioni del primo semestre) pertanto si fa riferimento ai dati consolidati 2015 dove la produzione complessiva dei salumi, merito del trend positivo delle esportazioni, dopo quattro anni di flessioni è tornata a crescere, 1.176milioni di tonnellate contro i 1.165 milioni di tonnellate dell'anno precedente + 0,9% per un fatturato pari a 7.875 milioni di euro + 0,7%.

Nel complesso dell'anno la disponibilità totale per il consumo nazionale dei salumi è stata di 1,065 milioni di tonnellate contro 1,069 dell’anno precedente – 0,4%. Ma ancora una volta a trainare il comparto oltre la crisi è stato l’export. Secondo ISTAT nel corso del 2015 le esportazioni hanno raggiunto quota 165.250 ton (+10,7%) per un fatturato record di 1,352 ,miliardi di euro (+7,1%). La domanda estera ha rappresentato, infatti, il principale traino su cui il settore ha potuto contare, nonostante il commercio internazionale sia cresciuto ad un ritmo ancora debole e nuove barriere non tariffarie siano intervenute a raffreddare le dinamiche degli scambi. Ottimo 2015 per le esportazioni di salumi verso i mercati UE che hanno registrato un + 13,2% in volumi per oltre 135.000 tonnellate e un + 7,3 per oltre 1 miliardo di euro. Il mercato comunitario rappresenta l'82% dei volumi totali delle esportazioni dei salumi nazionali”. Così il presidente del Consorzio salumi Antonio Grossetti ha focalizzato l’andamento delle vendite all’assemblea di bilancio del Consorzio che si è svolta presso il Palazzo dell’Agricoltura.

Dal 2000 al 2016 la produzione dei salumi DOP piacentini è notevolmente aumentata (+522% per Coppa piacentina, + 965% per Pancetta Piacentina, + 563 % per Salame piacentino). Nonostante il perdurare della difficile situazione di mercato, la crescente attenzione verso i Salumi piacentini D.O.P., manifestata dalle grandi catene commerciali, dalle gastronomie di qualità, dal comparto della ristorazione e dal turismo enogastronomico, testimonia che l’intenso lavoro svolto in termine di valorizzazione sta producendo risultati concreti e duraturi. Questo ha contribuito a fronteggiare e a superare i difficili momenti scanditi dalla congiuntura e a riprendere i trend positivi di crescita. La necessità quindi, da parte del Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini, di intensificare le azioni di informazione al consumatore.

La tenuta dei consumi dei tre prodotti DOP Piacentini si ripercuote positivamente sull’intera filiera fortemente legata al territorio piacentino. L’importante lascito di Expo 2015, dove il Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini si è prodigato oltremisura in tante iniziative sia presso l’expo che fuori Expo, si è scontrato con le allarmanti comunicazioni fornite da IARC sulla fine del 2015 che hanno prodotto sconcerto ma anche tanto allarmismo, che perdura tutt’oggi, che ha fortemente pesato sul calo dei consumi. Da questo tanta preoccupazione anche per i salumi DOP Piacentini, quindi particolare impegno nel pianificare azioni di valorizzazione ben strutturate. In questi anni le produzioni dei salumi DOP piacentini hanno tenuto sul piano produttivo, addirittura hanno incrementato il venduto, preoccupante resta invece la marginalità che si è alquanto ridimensionata; questo determina inevitabilmente maggiori difficoltà per gli investimenti sempre più necessari per restare competitivi con il mercato.

“Con soddisfazione- ha commentato Grossetti- continuiamo a registrare che il consumatore sempre più premia i nostri prodotti e la loro l’area di diffusione sul territorio nazionale si sta costantemente estendendo. Punto critico le esportazioni che per ora sono poca cosa anche se i nostri salumifici cominciano a guardare con interesse ai mercati esteri, dove spesso le normative dei diversi Paesi rendono difficilissime le operazioni commerciali”.

Citando tutte le innumerevoli attività di promozione e vigilanza attuate Grossetti ha ribadito che “il Vostro Consorzio si è impegnato tanto per poter svolgere al meglio i propri compiti istituzionali, i Vostri suggerimenti  sono sempre stati uno sprone importante; per questo Vi chiediamo di stare il più vicino possibile a questo nostro strumento operativo partecipando attivamente alla sua vita ricordando sempre che il Consorzio siamo Noi  produttori”.  

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