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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

«La Regione dopo 10 anni non può dirci che il voto telematico non è ancora pronto»

Elezioni della Bonifica. Confedilizia Piacenza interviene sulla presa di posizione dei 5 stelle ed «invita le Associazioni agricole a non seguire il Consorzio sulla via sbagliata di contrapposizione a condòmini e proprietari di casa»

Confedilizia Piacenza interviene sulla presa di posizione dei 5 stelle «ringraziando per la loro contrarietà, chiara ed univoca, al sistema attuale di conduzione del Consorzio di bonifica di Piacenza». L’organizzazione piacentina di condòmini e proprietari di casa («da sempre contraria ai gravami che vengono imposti a questa categoria, in piani di classifica approvati solo dalla Regione oltre che dal solo stesso Consorzio» ) chiarisce che «è inaccettabile e addirittura ridicolo che, dopo più di 10 anni che il voto telematico figura nello Statuto del Consorzio, la Regione venga oggi a dire che per la prossima tornata non si è ancora pronti: prima di tutto, perché in 10 anni il tempo c’era, ovviamente; in secondo luogo perché Confedilizia si era già attivata al proposito l’anno scorso ed anche allora si era adottata la stessa scusa per negare il voto telematico (di cui si ha evidentemente paura) a chi non dispone di truppe cammellate; in terzo luogo perché esponenti dell’opposizione regionale (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) avevano già sollevato il problema in Consiglio regionale mesi fa e la loro mozione per il voto telematico era stata paradossalmente respinta, immotivatamente, dai Consiglieri di maggioranza, Pd in testa».

«Quando il problema venne sollevato in Regione mesi e mesi fa – continua il comunicato – c’era tutto il tempo che si voleva per attrezzarsi; ugualmente c’era il tempo da 5 anni fa, quando Confedilizia sollevò il tema in occasione della scorse elezioni consortili». «Nessuno – aggiunge Confedilizia – può essere preso in giro: se non si vuole, come non si vuole, il voto telematico, lo si dica onestamente, si abbia il coraggio di cancellarlo dallo statuto nonché di abrogare la legge regionale che invita ad adottarlo. Si porrà così fine ad una messinscena che disonora chi la pratica, essendo a tutti noto che il voto telematico si mette in piedi in pochi mesi, e a costi certo minori delle votazioni cartacee e della manovra diversiva (aumento dei seggi, per far finta di voler aiutare ad andare a votare)».

Dopo aver ringraziato il Comune di Piacenza (la cui rappresentante, il vicesindaco Elena Baio nel Consiglio consortile ha espresso, sola, la volontà di far votare telematicamente, corrispondendo – oltre che al comune sentire della comunità – ad un voto unanime del Consiglio comunale, «Pd compreso a ricordare il noto detto delle due parti in commedia»), Confedilizia Piacenza «invita le Associazioni agricole a non seguire il Consorzio sulla via sbagliata della contrapposizione a condòmini e proprietari di casa», significando che «l’agricoltura deve far valere i suoi diritti e ottenere il riconoscimento dei suoi problemi presso parlamentari e politici in genere» senza «appiattirsi sulla comoda posizione di trovare soldi a carico di altri contribuenti e di avere quindi l’acqua irrigua a minori costi  aggravando, in tempi che sono per tutti difficili, la posizione contributiva consortile di condòmini e proprietari di casa». «Quanto alle elezioni di dicembre – conclude la Confedilizia – come si voterà, lo si vedrà, perché un rinvio delle stesse di qualche mese – come chiediamo – consentirebbe di passare al voto telematico, come dovuto e mai fatto da ormai un decennio».

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