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Venerdì, 26 Aprile 2024
La relazione del presidente

«Non esistono imprese in grado di vincere le sfide senza i giovani»

L’assemblea di Confindustria di quest’anno dedicata al dialogo con i giovani per "fabbricare il futuro". Rolleri: «Pandemia, guerra, inflazione ma le imprese piacentine continuano a crescere»

Confindustria Piacenza insiste. Il futuro della meccanica locale, dell’industria e dell’economia, passa per la formazione di giovani e giovanissimi. L’associazione rilancia la sua attenzione verso i giovani durante la tradizionale assemblea provinciale, nella sede dell’ente fieristico di Piacenza Expo, a Le Mose. Dopo l’introduzione del presidente Francesco Rolleri (che riportiamo sotto) sono intervenuti il professor Paolo Rizzi, docente dell’Università Cattolica e coordinatore del centro di ricerca della stessa facoltà; Francesca Polti, presidente e amministratore delegato dell’omonimo gruppo industriale; Camilla Colucci, co-fondatrice e Ceo di “Circularity Srl”. A moderare il dibattito tra gli ospiti, il giornalista di Sky Tg24 Andrea Bignami. La conclusione è stata affidata al presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi. Hanno portato i loro saluti all'assemblea anche il sindaco Katia Tarasconi, la presidente della Provincia Monica Patelli e il prefetto Daniela Lupo. 

Nella sua relazione introduttiva all'assemblea, Rolleri si è rivolto alle centinaia di giovani presenti (dei licei, degli istituti tecnici, della Cattolica e del Politecnico) nel padiglione di Piacenza Expo, invitati per mettere in mostra la potenzialità dell'industria locale. L'associazione ha messo al centro della 78esima assemblea - circa mille i presenti - le opportunità che possono offrire le aziende del territorio. Da tempo Confindustria evidenzia la mancanza di figure professionali, tecniche e di altro genere (perché no, anche diventare imprenditori) delle sue imprese associate. 

L'INTRODUZIONE DEL PRESIDENTE ROLLERI RIVOLTA AI GIOVANI

Questa assemblea ha per noi un’importanza particolare. La condivisione e il coinvolgimento sono un punto fondamentale del nostro lavoro e costituiscono parte integrante dell’agenda di questa 78esima assemblea. La vostra partecipazione è per noi un segnale importante. Non posso non esprimere particolare emozione nel ringraziare i giovani che sono qui con noi oggi. Una novità per la nostra associazione, legata al tema attorno a cui abbiamo deciso di costruire questo evento. Sì, perché oggi dedicheremo un pomeriggio a riflettere sul futuro. Partiremo dal comprendere l’importanza e il valore che le nostre imprese rappresentano per il territorio. Poi ci concentreremo su come portare nel futuro questo valore, imprese e giovani insieme. È la mia terza assemblea da presidente. In ciascuna di queste abbiamo parlato di futuro, declinandolo alla luce di un diverso tema. In questi tre anni abbiamo dovuto affrontare momenti di grave difficoltà. La pandemia, la crisi delle materie prime, la guerra in Ucraina, lo shock energetico, la politica dei tassi e la siccità che ha colpito la nostra regione, cuore pulsante dell’economia italiana. Una serie eccezionale di sfortunati eventi che ci hanno messo a dura prova e ci hanno privato di certezze ritenute incrollabili. Non è stato facile. La tempesta ci ha però anche lasciato un’eredità preziosissima. La consapevolezza di quanto sia forte l’imprenditoria piacentina. Le imprese piacentine non si sono limitate a reagire: hanno continuato a crescere, a dispetto delle previsioni più buie chiudendo un altro anno con il segno più. C’è una citazione che mi sembra opportuna in questo momento: “Non sai mai quanto sei forte, finché essere forte è l’unica scelta che hai”. Nella difficoltà, gli imprenditori piacentini sono stati forti. È proprio in questi momenti di difficoltà, inoltre, che emerge l’importanza di un’associazione altrettanto forte e strutturata, in grado di affiancare le aziende nella risoluzione dei problemi, fornendo risposte in tempi rapidi, perché sappiamo che le aziende non hanno tempo da perdere. È ciò che abbiamo fatto in questi anni insieme. Grazie per la vostra fiducia, l’aiuto, i consigli e i suggerimenti che ci avete sempre dato. Attorno a me ho percepito ogni giorno un’associazione coesa che risponde prontamente alle esigenze delle aziende. Per questo abbiamo avviato una serie di nuovi servizi, decidendo di scendere in campo operativamente a fianco delle aziende. Penso a “Spazio Crescita”, con cui abbiamo affiancato 55 aziende associate nel pensare e progettare operazioni straordinarie, arrivando a chiuderne nove. Alcune di queste hanno visto l’ingresso nel capitale sociale di nuovi investitori, insieme ai quali i nostri imprenditori hanno realizzato nuovi investimenti per diversificare e dar vita a operazioni di filiera. L’obiettivo è dare alle imprese continuità e possibilità di crescita qui a Piacenza. Attraverso il Consorzio Piacenza Energia non ci siamo limitati a garantire forniture a prezzi competitivi, ma stiamo diventando produttori di energia rinnovabile con progetti ambiziosi attualmente in corso. Siamo stati importanti interlocutori con le autorità pubbliche, siglando protocolli di legalità e aiutando gli associati a adottare strumenti di organizzazione aziendale sempre più innovativi ed efficaci. Sul fronte della formazione abbiamo inaugurato la nuova sede di Assoservizi e Forpin, approfondendo e sviluppando nuovi servizi nell’ambito delle risorse umane, tra i quali il nuovo percorso di alta formazione in sviluppo e gestione delle risorse umane che partirà in autunno. Negli ultimi anni l’ingresso di numerose nuove imprese ci ha reso più forti. Grazie a questi ingressi dal 2020 ad oggi Confindustria Piacenza è passata da più di 17mila a quasi 22mila dipendenti rappresentati. Poter contare su aziende solide e su un sistema così reattivo, è fondamentale. Come ci spiegherà dopo il professor Paolo Rizzi, la coesione sociale del territorio piacentino passa soprattutto per le aziende. Indotto diretto e indiretto, salari, imposte, tasse e donazioni alla collettività. Non diamo per scontato il fatto di vivere in un territorio industrializzato. È un privilegio che tante aree d’Italia, anche nel Nord, non possono vantare. Insistiamo anche nelle nostre attività di orientamento, sempre più incentrate sulle scuole medie. Il nostro compito è informare in maniera oggettiva e trasparente le famiglie: Piacenza è un territorio ricco di imprese. Non dimentichiamocelo: siamo costellati di realtà di eccellenza in molteplici settori. Per noi tutti oggi è l’occasione giusta per riflettere sull’importanza delle imprese sul nostro territorio. Da questa coscienza possiamo indirizzare le nostre azioni, che devono mirare a favorire lo sviluppo, far sì che questa ricchezza resti sul nostro territorio e attrarre nuove realtà volenterose di contribuire alla crescita di Piacenza. Con questo obiettivo abbiamo rilanciato Invest in Piacenza, il portale che fa conoscere agli investitori nazionali e internazionali le aree industriali che potrebbero ospitare nuove attività produttive nella nostra provincia. Un caloroso saluto ancora ai ragazzi e alle ragazze che hanno accettato il nostro invito. È la prima volta che accade in quella che per Confindustria Piacenza è la giornata più importante dell’anno. Un passo fondamentale che dà ulteriore linfa al nostro impegno nelle scuole del territorio. Abbiamo intrapreso un viaggio insieme, che ci ha visto presenti nelle scuole negli scorsi mesi e che vedrà impegnati gli studenti in autunno con il progetto Job Shadowing. Ognuno di loro affiancherà per qualche giornata un imprenditore, avendo il privilegio di conoscerne da vicino il lavoro e il funzionamento delle aziende, senza filtri. Nell’assemblea dell’anno scorso ci siamo “orientati” nel futuro, cercando di leggere i grandi cambiamenti in atto nella nostra società. Oggi, ancor più consapevoli, passiamo all’azione per fabbricare insieme il futuro. Dobbiamo lavorare affinché l’energia e la curiosità dei giovani si facciano volano delle nostre aziende. È un messaggio che noi imprenditori dobbiamo abituarci a ripeterci - e ripetervi - più spesso. Senza di voi, l’industria del domani non si farà. Il mondo sta cambiando velocemente. Dall’Intelligenza artificiale ai Big data passando per il metaverso, le nuove tecnologie fanno il loro ingresso negli stabilimenti e negli uffici. Alcuni mestieri spariranno, tanti stanno già cambiando volto, ma in un modo diverso rispetto a come ci aspettavamo. Fino a qualche anno fa temevamo che l’avvento dell’automazione nelle nostre imprese avrebbe generato disoccupazione. Oggi sappiamo che non è così: l’innovazione prende piede, ma serviranno persone in grado di guidarla. Servirete voi giovani. Nell’ultimo anno la difficoltà di trovare nuovi collaboratori ha rappresentato il primo freno delle aziende piacentine. Stando all’ultimo rapporto Excelsior di Unioncamere, il 50% delle figure ricercate a Piacenza ad oggi è di difficile reperimento. Una percentuale elevatissima, destinata a salire ancora. È in atto una profonda ricerca di talenti, come non accadeva da tanto tempo. Nelle nostre imprese c’è posto per voi. E mi rivolgo soprattutto alle ragazze. È ora di abbattere gli stereotipi legati alle discipline tecniche. L’ho detto in passato e lo ripeto: il coinvolgimento delle ragazze nelle nostre aziende in ruoli tecnici è una sfida del nostro futuro. Voi giovani oggi non siete qui per assistere, ma per essere attori del cambiamento del futuro. E il futuro si fa con un nuovo patto generazionale. Stringiamo un patto: noi ci impegniamo ad accogliervi in aziende efficienti, sostenibili e innovative. A voi il compito di proporvi seriamente e con impegno per traghettarle nel futuro. Per dar corpo a questo patto, negli scorsi mesi abbiamo avviato un percorso ambizioso con gli istituti superiori della provincia. Un dialogo costante che va a rafforzare ciò che già abbiamo fatto nel tempo, supportando le attività di orientamento e contribuendo materialmente alla realizzazione di laboratori negli istituti tecnici e non solo. L’obiettivo principale è coinvolgere i giovani. Lo si fa investendo su di loro e sulle strutture scolastiche. Promuovendo le opportunità attualmente disponibili, come percorsi formativi di specializzazione tecnica, penso agli ITS e gli IFTS. Il nostro obiettivo è potenziarli ulteriormente nei prossimi anni, perché costituiscono un valido percorso di inserimento all’interno del mondo del lavoro. Per favorire il dialogo tra aziende e scuole abbiamo lanciato insieme a Forpin e alla Consulta degli Studenti una app per gli smartphone interamente dedicata agli studenti delle scuole superiori della provincia. Si chiama School Club. Dà accesso ad una serie di sconti nei negozi di Piacenza ma, soprattutto, permetterà di far conoscere agli studenti in maniera diretta tutte le occasioni e gli eventi organizzati per loro dalle aziende. Questa app sarà poi affidata ai giovani, che la utilizzeranno come prezioso strumento di comunicazione. Dalla collaborazione con Forpin partirà a settembre anche un nuovo percorso di alta formazione in sviluppo e gestione delle risorse umane. Una iniziativa volta a rafforzare le competenze già presenti nelle aziende e a creare nuove figure specializzate nell’attrazione e valorizzazione dei talenti in azienda. Conclusa questa assemblea il percorso non si fermerà, anzi si consoliderà. Confindustria continuerà ad aprire finestre sul mondo del lavoro alle nuove generazioni. Oggi scuola e lavoro si danno la mano. Perché è così che deve essere. Non esistono imprese in grado di vincere le sfide del futuro senza i giovani. E i giovani piacentini devono aspirare a far parte di aziende in grado di offrire loro le giuste occasioni di crescita. Aziende che siano al passo con i tempi e pronte a valorizzare le tecnologie del futuro. Su questo punto costruiremo l’attività dell’associazione del prossimo anno. Affiancheremo concretamente le nostre imprese in percorsi di innovazione e digitalizzazione fondamentali affinché la manifattura piacentina possa rimanere competitiva e vincere le sfide del domani. Unendo alla tradizionale propensione piacentina all’innovazione un supporto reale per favorire la cultura delle nuove tecnologie, avremo la ricetta giusta per essere protagonisti del futuro. Non ho dubbi a riguardo, perché conosco noi piacentini. La nostra capacità di essere eccellenza, con l’umiltà che da sempre ci contraddistingue. Conserviamo l’umiltà ma prendiamo anche la sana abitudine di ricordarcelo più spesso: siamo capaci di fare. Giovani, sia chiaro: il nostro non è un regalo. Ci dovrete mettere curiosità e impegno. È questo il valore del lavoro: impegnarsi per creare qualcosa di cui poi andare orgogliosi, realizzandosi come ragazze e ragazzi. Lavoratrici e lavoratori. Donne e uomini. Senza questo principio, le occasioni restano sullo scaffale a prendere polvere, sfioriscono e vanno perse. Quando questo accade è una sconfitta per sé stessi e per la collettività. Non abbiate paura di sognare. La verità è che gli imprenditori hanno più bisogno di voi di quanto possiate immaginare, ve lo assicuro. Ora è il vostro momento: prendetevi il mondo».

Francesco Rolleri, presidente di Confindustria Piacenza

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