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Sostenibilità e circolarità: obiettivi fondamentali per lo sviluppo del sistema agroalimentare

Alla residenza Gasparini dell’Università Cattolica un importante workshop denominato “Circularity and Sustainability in the Food System”

Sostenibilità e circolarità del sistema agroalimentare: obiettivi prioritari per lo sviluppo di questo fondamentale comparto della nostra economia che possono essere attuati solo con un coinvolgimento completo e diretto di tutti gli attori della filiera, consumatori compresi. A tal fine, alla residenza Gasparini dell’Università Cattolica si è svolto un importante workshop (il terzo della serie, finalmente in presenza) denominato “Circularity and Sustainability in the Food System”, un incontro (come hanno sottolineato le moderatrici Lucrezia Lamastra professore di Chimica Agraria e Margherita Dall’Asta ricercatore in Nutrizione Umana della Università Cattolica del Sacro Cuore), che ha coinvolto studenti universitari, dottorandi, laureati, liberi professionisti ed operatori del settore agro-alimentare.

E’ stato promosso dalla Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con la Scuola di Studi Superiore in Alimenti e Nutrizione dell'Università di Parma, nel contesto del progetto di Alta Formazione "Sostenibilità alimentare: da problema globale a opportunità di sviluppo socio-economico regionale" finanziata dalla Regione Emilia Romagna. Introdotto dai saluti di Marco Trevisan, preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e di Daniele Del Rio, presidente della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione della Università di Parma, l’evento prevedeva una sessione plenaria, quindi nel pomeriggio quattro tavole rotonde con affondi su sostenibilità per le produzioni animali, per le tecnologie alimentari, per i nuovi prodotti derivanti da residui della filiera agro-alimentare, fino a soffermarsi sulle direttrici sostenibili e circolari dell’educazione alimentare. Infine seduta comune per una sintesi.

Marco Trevisan ha ricordato come questa sia «una filiera fondamentale per la vita. La sostenibilità e la circolarità sono comprese in modo diverso, secondo differenti sensibilità, ma è necessaria una sintesi che comprenda le varie filiere ed i loro comparti, tra cui quello zootecnico è fondamentale. Senza dimenticare quello dei cereali, fino al settore normativo, essenziale quando si tratta di circolarità, per abbracciare anche la psicologia del consumatore». Daniele Del Rio ha ricordato la fondamentale collaborazione tra atenei «perché lavorare insieme ci fa diventare più forti». Ha poi citato i progetti di alta formazione per diversi rami di ricerca, non da ultimo il workshop sull’ospitalità universitaria e come influenza il sistema delle mense e specificatamente gli alimenti.

Con Carlo Ingrao, ricercatore in Scienze Merceologiche dell'Università degli Studi di Bari, si è approfondito il ruolo dell'analisi Lca nella circolarità e sostenibilità nelle filiere agroalimentari, mentre Alberto Stanislao Atzori, professore di Nutrizione e Alimentazione Animale dell'Università degli Studi di Sassari ha spiegato l'importanza del settore zootecnico per la sostenibilità dell'economia circolare con un approccio sistemico. Alessandra Marti, professoressa di Scienze e Tecnologie Alimentari dell'Università degli Studi di Milano, ha parlato poi della sostenibilità lungo la filiera dei cereali. A seguire un focus sui modelli dietetici tra salute dell'uomo e del Pianeta con Daniela Martini, ricercatrice in Nutrizione Umana dell'Università degli Studi di Milano.

I profili normativi dell'economia circolare sono stati al centro della relazione di Beatrice La Porta, ricercatrice in Diritto Agroalimentare dell'Università degli Studi di Palermo, mentre con Greta Castellini, assegnista di ricerca in Psicologia dei Consumi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, si sono esaminate le percezioni, gli atteggiamenti e i comportamenti dei consumatori verso la sostenibilità alimentare. Nel pomeriggio si sono poi svolte sessioni parallele con tavole rotonde con tema la circolarità e la sostenibilità, in particolare: per le produzioni animali, per le tecnologie alimentari, dai residui della filiera agroalimentare, ai nuovi prodotti e sulle direttrici dell'educazione alimentare.

La circolarità si rivolge dunque a tutta la filiera agroalimentare: dall’agricoltore alla trasformazione, fino al confezionamento degli alimenti. Si affrontano i problemi che caratterizzano la relazione tra l’industria alimentare e il packaging, con l’obiettivo di amplificare l’adozione delle pratiche di economia circolare nell’agroalimentare e di creare una filiera del cibo sostenibile.  Un approccio di economia circolare nell’agri-food permette di recuperare le risorse riducendo significativamente le esternalità negative dei cicli produttivi. La circolarità può essere applicata in tutte le fasi della filiera agroalimentare: dalla coltivazione e lavorazione dei cibi al packaging, fino alla gestione degli scarti. Questi ultimi rappresentano infatti una risorsa unica per la produzione di bio-materiali dalle numerose applicazioni. Oltre agli importanti benefici ambientali, applicare un approccio di economia circolare al settore food, permette di ottenere concreti vantaggi industriali ed economici, come un aumento di afflusso di capitale, l’attrazione di talenti e consumatori consapevoli, l’aumento del valore del brand e l’adeguamento alle normative europee in continua evoluzione.

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