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Il convegno

Turismo esperienziale e sostenibile, a Roma una due giorni di dibattito per esplorare soluzioni innovative

Per Confagricoltura hanno partecipato la coordinatrice degli agriturismi di Agriturist Giovanna Montesissa e il marito Corrado Giancani

Il 16 e il 17 ottobre si è tenuta a Roma, la prima giornata nella sede di Confagricoltura, la seconda alla Sapienza, la due giorni "Turismo Esperienziale, Turismo Sostenibile: per una Rete Mediterranea di Territori, Comunità, Imprese, Ricerca".

Il Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali (Seai) della Sapienza, in collaborazione con la Fiiaf, associazione di rappresentanza delle imprese agricole familiari di Confagricoltura, ha organizzato due giorni di dibattito e approfondimento per evidenziare l’importanza di una collaborazione tra territori, comunità, imprese e ricerca.

Il Mediterraneo, ricco di storia, cultura e bellezze naturali, è da sempre una delle mete più ambite per i viaggiatori di tutto il mondo. Il convegno ha esplorato soluzioni innovative per promuovere un turismo che sia benefico per tutti gli attori coinvolti. Un focus di approfondimento è stato dedicato al tema del turismo rurale e delle aree interne, capace di coniugare l’esperienza del territorio, lo sviluppo economico delle comunità locali con una gestione sostenibile e innovativa delle attività turistiche.

Proprio il turismo esperienziale e sostenibile, la collaborazione tra territori, il coinvolgimento delle comunità, la ricerca e l’innovazione sono stati tra gli argomenti chiave dell’evento, con particolare attenzione alla valorizzazione delle aree rurali e al ruolo delle imprese agricole e agrituristiche nel sistema di sviluppo e di partecipazione attiva delle dinamiche turistiche, attrattive e ricettive dei borghi e delle aree interne.

All’evento, oltre a relatori provenienti da diversi paesi mediterranei (Italia, Grecia, Spagna, Malta, Marocco e Tunisia), hanno partecipato la Magnifica Rettrice di Sapienza Università di Roma Antonella Polimeni, il Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Raffaele Fitto, il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, il Presidente della Fiiaf Carlo Lasagna, la Direttrice del Dipartimento Seai Camilla Miglio, il Presidente di Agriturist, Augusto Congionti, e rappresentanti del Parlamento italiano, del Governo e della Segreteria di Stato del turismo spagnolo.

Il convegno ha coinvolto numerosi operatori turistici, esperti del settore, rappresentanti delle comunità, accademici e istituzioni.

Per Confagricoltura Piacenza hanno partecipato ai lavori la coordinatrice degli agriturismi di Agriturist Giovanna Montesissa e il marito Corrado Giancani, inoltre a fine lavori è stata prevista anche una degustazione di prodotti tipici in cui i salumi del Consorzio Salumi Dop Piacentini sono stati particolarmente apprezzati.

«Sono stati due giorni intensi e formativi – commenta soddisfatta Montesissa – abbiamo apprezzato diversi interventi, alcuni anche specificatamente dedicati alla recettività rurale e agli agriturismi, la partecipazione è stata attiva – prosegue la coordinatrice di Agriturist Piacenza – perché sono stati previsi anche dei tavoli di lavoro e brainstorming. Il problema di valorizzare meglio le aree interne è sentito a livello nazionale e c’è consapevolezza circa la necessità di incentivare il turismo lento, una forma di turismo esperienziale a cui le strutture agrituristiche si rivolgono specificatamente. Vanno motivate anche le giovani generazioni, sia a conoscere e apprezzare queste forme di turismo sia, dal nostro punto di vista, a sviluppare le attività agrituristiche innovandole e integrando gli aspetti della tradizione con la tecnologia. Da questo punto di vista servono le infrastrutture adeguate di cui il Paese lamenta scarsità. Le aree rurali presentano ancora problemi di interconnessione sia per le reti informatiche che per l’accessibilità viaria. Ad ogni modo – conclude – questa esperienza ha acceso un faro sulle problematiche e sulle possibili soluzioni, fatto riflettere sull’enorme potenziale che abbiamo e attivato reti, anche informali, che risultano funzionali allo sviluppo delle nostre attività».

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