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Economia

Violenza sulle donne, cosa possono fare le cooperative

Se ne è parlato nella sede di Confcooperative Piacenza, dove ha fatto tappa il progetto "View: Violenza, Impresa e Welfare. Il ruolo della cooperazione per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile"

Una donna su tre è vittima di violenza verbale o fisica, con inevitabili ripercussioni in ambito professionale, e la soggezione economica è un’aggravante in molte situazioni. Stando a uno studio di qualche anno fa, che dunque andrebbe aggiornato con cifre al rialzo, è emerso che in Italia la spesa per il supporto alle donne è di circa 17 miliardi all’anno, comprensivi di oneri medici, farmaceutici, legali, ma anche costi a lungo termine quali invalidità o improduttività sul lavoro.

Se ne è parlato nella sede di Confcooperative Piacenza, dove ha fatto tappa il progetto “VIEW: Violenza, Impresa e Welfare. Il ruolo della cooperazione per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile”, promosso dal Gruppo di lavoro violenze & welfare della Commissione dirigenti cooperatrici di Confcooperative Emilia Romagna. Sono intervenuteAnna Piacentini, presidente della commissione regionale,l’economista ricercatrice Francesca Corrado e laConsigliera di parità della Regione Emilia Romagna Sonia Alvisi. Presenti numerose cooperative sociali, cooperative di servizio alle imprese e culturali che hanno costituito il “campione” per la rilevazione che  punta a mappare tutti i servizi che le cooperative emiliano-romagnole possono fornire alle donne vittime di violenza.

«Lo studio – spiega Francesca Corrado - mira ad individuare le diverse tipologie di sostegno che cooperative di ogni settore possono attuare in quattro distinte fasi d'intervento: sensibilizzazione e informazione, ascolto e individuazione del bisogno, presa in carico, acquisizione di autonomia ed empowerment. Nessun ambito è escluso: le imprese che non erogano servizi possono occuparsi di inserimento lavorativo, mentre le banche di credito cooperativo, per fare un esempio, hanno la possibilità di proporre forme di microcredito per favorire l’autonomia femminile».

Funzionarie appositamente formate stanno sottoponendo un questionario ad un campione significativo di cooperative. I risultati dell'indagine saranno presentati tra maggio e giugno 2018, prima a livello regionale poi nazionale.

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