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A breve la Ricci Oddi diventa una fondazione: «In arrivo un’opera importante»

Da Roma in arrivo come “merce di scambio”, dopo il prestito del Klimt, un’opera ritenuta importante dalla neo direttrice Pini. In corso lavori di restyling dei pavimenti storici della galleria

Ci vorranno ancora 4-5 mesi per completare la trasformazione della galleria “Ricci Oddi” in una fondazione, attualmente sono in corso alcuni restauri ai pavimenti storici e a breve si conoscerà la “merce di scambio” da Roma per aver prestato il Klimt. Questi i tre aspetti emersi in commissione 2 e 4 a Palazzo Mercanti, dove l’intero Consiglio d’amministrazione della galleria era invitato per un confronto sulle ultime novità.

L’assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi è soddisfatto del cammino intrapreso negli ultimi mesi per rilanciare l’ente. «Con una fondazione si potrebbero avere con più facilità finanziamenti privati, rispetto allo status di ente privato. Ci vorranno ancora 4-5 mesi di gestazione prima di concludere il percorso, ma di fronte a un’attesa di 60 anni sono sopportabili. Così intanto rendicontiamo tutto il patrimonio della galleria, tutte le opere». Il Comune è contento per l’affluenza di pubblico. «Nei mesi estivi ha dato buoni risultati, fino al 18 di ottobre è aperta a tutti i piacentini gratuitamente, per i 90 anni dalla fondazione. Chi non ha ancora visto la Signora di Klimt può farlo». Anche il rappresentante del Comune nel Cda, Giovanni Giuffrida, è d’accordo sulla trasformazione in fondazione. «La normativa del terzo settore è la categoria e forma migliore per inquadrare la nostra galleria. Nessuno degli organi rappresentati nel Cda ha mosso rilievi su questa decisione». A dir la verità Corrado Sforza Fogliani, in rappresentanza dell’Accademia di San Luca, ha espresso voto contrario alla bozza dello statuto. «Sostiene – ha detto al riguardo Giuffrica –di non aver ottenuto risposta ad alcune osservazioni fatte su alcuni punti dello statuto. E che gli enti non sono stati coinvolti per un parere. Erano osservazioni non motivate secondo noi, tutti gli enti, tranne il Comune di Piacenza che lo farà a breve, si sono espressi favorevolmente».

Presente all’incontro anche la neo direttrice Lucia Pini, in carica da una quindicina di giorni. «Siamo attenti sia sulla gestione amministrativa – ha detto in aula - sia impegnati sul prestito del Klimt a Roma, in cambio come “risarcimento” avremo un’opera importante. Speriamo che sia l’avvio di una collaborazione fattiva con Roma, stiamo scegliendo l’opera in questione». Intanto la Ricci Oddi sta subendo un po’ di restyling. «Sono in corso lavori di rifacimento dei pavimenti storici nella galleria. Lavori importanti che contribuiscono a ridare decoro ed eleganza a un luogo che era un po’ appannato. L’assessore Papamarenghi la pensa come me, il ripristino della bellezza del luogo è una priorità».

«Una riforma della galleria era necessaria – ha commentato Massimo Trespidi (Liberi) - se ne parlava già dai tempi del sindaco Gianguido Guidotti. Noi consiglieri vorremmo comunque leggere la bozza del nuovo statuto al più presto: se l’avessimo ricevuta prima saremmo pronti per dire la nostra oggi». «Sulle spalle del Comune rimane comunque l’onere del mantenimento della galleria», ha fatto notare Michele Giardino (Buona Destra). «Rimango convinto che sia importante andare avanti con le collaborazioni con altre realtà», è l’appunto di Francesco Rabboni (Forza Italia).  

«Non credo che sia possibile – ha toccato l’argomento anche Giuffrida - vedere gli altri enti, oltre al Comune (e alla Fondazione che fa la sua parte), protagonisti del sostegno economico della galleria. Non sappiamo dire, oggi, se la galleria proseguirà il suo lavoro soltanto con un direttore e due custodi. Affrontiamo ora questo iter burocratico, poi valuteremo il da farsi sul personale». «Lo statuto – ha preso la parola anche Alberto Dosi (Fondazione di Piacenza e Vigevano) - ora dà ampia libertà per quanto riguarda l’assunzione di dipendenti o l’impegno dei volontari. Prima non era così». Antonio Levoni (Liberali) ha puntualizzato l’impegno dell’Amministrazione e del Consiglio comunale per il rilancio della galleria, passato attraverso anche il noto impianto di climatizzazione. «Ora aspettiamo la bozza di statuto e ci riconvocheremo per votarla». «Si nota comunque un’unità d’intenti – ha concluso l’assessore Papamarenghi - adesso tra gli enti coinvolti, il Consiglio comunale e la città a riguardo della galleria».

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