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Alluvione, raccolti dalla sottoscrizione della Provincia 150mila euro

Ufficializzato il comitato di garanti che distribuirà i soldi ai comuni: alcuni sindaci non sono riusciti a rendicontare tutte le cifre

Un comitato di garanti per distribuire sul territorio i 150mila euro raccolti per gli alluvionati. Sono stati ufficialmente presentati questa mattina in Provincia i componenti del gruppo di lavoro presieduto dal vicepresidente dell’ente Patrizia Calza. Insieme a lei, Ivan Bersani (Cisl, in rappresentanza dei sindacati), Giuseppe Chiodaroli (presidente Caritas, in rappresentanza del volontariato), Massimo Albano (Coldiretti, in rappresentanza della Camera di Commercio). Albano a breve vedrà terminare la sua esperienza piacentina: al suo posto verrà indicato un altro nominativo.

«Nell’ultimo incontro – spiega Patrizia Calza - si era detto di avere più dati certi sui comuni alluvionati. Come uffici della Provincia abbiamo raccolto i dati e rendicontato tutte le risorse arrivate - da pubblico e privato - e investite su ogni comune del Piacentino. È stato un lavoro difficile, ci siamo rivolti a tutti i sindaci per conoscere l’entità delle donazioni. Purtroppo non tutti i sindaci sono stati solerti nel rendicontare le risorse già ricevute. Molti erano impegnati».

Nel frattempo la Provincia ha elaborato un’analisi dettagliata su tutte i soldi pubblici – di Regione, Provincia, Protezione Civile, Stato – già investiti per la ricostruzione, in modo da distruibire al meglio i 150mila euro raccolti dalla sottoscrizione dell’ente di via Garibaldi. «Il tavolo così può capire quali sono i comuni maggiormente danneggiati. Abbiamo chiesto ai sindaci di segnalarci le attività economiche danneggiate. Al momento abbiamo 24 comuni alluvionati. Ora il tavolo si riserba di restringere il numero di questi in base alle urgenze. Alcuni comuni hanno già fatto sapere che si tirano indietro, per lasciare più attenzione verso quelli con i danni più seri».  

I garanti si riuniranno ai primi di marzo per condividere i criteri della destinazione delle risorse. «Li daremo ai comuni, poi questi li destineranno e ci dimostreranno il buon fine delle risorse impiegate. Vogliamo accelerare. A marzo comunicheremo i comuni interessati e i criteri. La Provincia fa da notaio a tutte queste operazioni». L’ente si è fatto carico in questi mesi della grande mole di iniziative di raccolta fondi per l’alluvione. «C’è stata molta spontaneità, non credo che le risorse arrivate siano poche perchè qualcuno ha preferito rivolgersi direttamente ai singoli comuni e le risorse sono già arrivate a destinazione. Noi seguiamo questo percorso».

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