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Il futuro della piazza

Piazza Cittadella, App: «Dove sono i soldi che la società di parcheggi deve al Comune?»

Cugini e Rabuffi: «È tempo di “scavare”, non per costruire il parcheggio, ma per chiarire la situazione tra il Comune, Piacenza Parcheggi e Gps. Mancano all'appello tre milioni di euro di canoni di concessione»

«È tempo di cominciare a “scavare” su piazza Cittadella, non per costruire il parcheggio, ma per spiegare e smetterla di raccontarla». Stefano Cugini e Luigi Rabuffi, consiglieri comunali di “Alternativa per Piacenza”, hanno riportato l’attenzione su piazza Cittadella, una questione della quale «si parla da 14 anni, visto che il primo atto è una delibera di Giunta del 2008».

ApP ribadisce di avere «una posizione chiara da sempre», ovvero "contro" la costruzione del parcheggio interrato, definito «una scelta scellerata». «Tarasconi aveva detto che si faceva senza “se e senza ma” - ha polemizzato Cugini - ora dice che “si farà se sarà possibile”, le cose sono cambiate».

I rappresentanti della sinistra evidenziano un aspetto della complessa e intricata vicenda della piazza: la società con la quale il Comune di Piacenza firmò il famoso contratto per la costruzione del parcheggio interrato, la “Piacenza Parcheggi”, dovrebbe ancora versare i canoni di concessione per il 2020 e 2021 (e 2022, ma non è ancora finito l’anno) allo stesso ente. Rabuffi ha ricostruito le tappe, dopo un accesso agli atti e alcune delucidazioni chieste agli uffici. «Nel 2020 scoppia il Covid, così la società "Piacenza Parcheggi" chiede al Comune, giustamente, di ridurre il canone di concessione. Ci si accorda per passare da 1,2 milioni di euro a 660mila. Quei soldi, però, non risultano essere mai stati versati. Nel 2021, stessa cosa: la società chiede un riequilibrio del canone, sempre a 660mila euro, però non si arriva ad un accordo in questa occasione. Risultato? Non arriva nulla alle casse comunali. E ora aspettiamo di vedere il 2022. Ma intanto mancano all’appello tre milioni di euro. Nel frattempo i piacentini hanno pagato quando hanno parcheggiato le auto negli stalli blu».

Rabuffi non dimentica che nel maggio 2022 cambia il gestore dei parcheggi: si passa da “Piacenza Parcheggi” a Gps (Global Parking Solutions). «Alcune figure di riferimento delle due società sono le stesse, come l'amministratore Filippo Lodetti Alliata. Ora noi siamo preoccupati: chi gestisce i parcheggi? Piacenza Parcheggi o Gps?». L’appello dei due consiglieri è «per fare chiarezza e non gettare più fumo sul parcheggio».

«Tutta la vicenda – è il parere di Cugini - è una serie di ritardi e mancanze, guardando alle carte. Nessuna delle parti in causa vuole arrivare al dunque. I piacentini pagano di tasca propria i canoni di concessione al concessionario che vince gare in giro per l'Italia per gestire altri parcheggi. Se non eravamo noi di ApP a rompere le scatole, il Comune quando pensava di chiederli questi soldi?». Infine, il capogruppo di App si rivolger direttamente a Tarasconi. «Perché il sindaco è diventato prudente e ha paura di finire al carcere delle Novate, guardando alle carte? Bisogna spiegarlo alla città».

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