rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Asp, Perrucci (Pd): «Giunta poco “illuminata”, con i lavoratori hanno millantato garanzie»

Il consigliere democratico aveva votato contro nella seduta dell'8 aprile. «Manca una logica amministrativa. Sulla vicenda Asp ho sentito tanta "fuffa": volevano semplicemente togliere la gestione alle due cooperative e basta»

«Questa è una giunta poco “illuminata” e che forza le delibere. È impensabile fare credere al personale che ci siano delle garanzie: sono dei millantatori. E’ per questo che mi trovo, con sofferenza, a schierarmi contro». Non usa mezzi termini Stefano Perrucci, consigliere del Partito Democratico, per commentare a distanza di qualche giorno il voto favorevole (16 a 13) del consiglio comunale di Piacenza sulla delibera riguardante il futuro dell’Asp “Città di Piacenza”, azienda che ha in gestione la struttura per anziani “Vittorio Emanuele”. Con la seduta dell’8 aprile, la gestione del servizio di assistenza di 108 posti letto della struttura – in mano dal maggio 2014 alle cooperative Coopselios e Aurora Domus – è stata internalizzata.  La maggioranza temeva di non avere i numeri per approvare la proposta: dopo una serie di confronti serrati, gli strappi interni sono stati meno gravi di quanto ci si poteva aspettare. Alla fine – oltre al fatto che la maggioranza non ha potuto contare sul voto dei “Moderati” Roberto Colla e Lucia Rocchi – l’unico “bastian contrario” interno al Pd è stato proprio Perrucci. Gli emendamenti che hanno corretto la pratica, portata prima in commissione e poi in consiglio dall’assessore al welfare Stefano Cugini, hanno fatto sì che la proposta ricevesse il beneplacito anche dei più riottosi, come il capogruppo Daniel Negri, Christian Fiazza, Sandra Ponzini e Michele Bricchi.  

«Innanzitutto – chiarisce la sua posizione Perrucci, componente di spicco dell’area bersaniana e anche consigliere provinciale - dispiace che si sia preso come riferimento solamente lo studio dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Non entro nelle polemiche relative alle allusioni di Carlo Pallavicini e altri sul ruolo del professor Eugenio Caperchione – in passato nel collegio sindacale di Unicoop, nda -, mi stupisce però che non si sia affiancato nient’altro. Ci voleva un’altra analisi per confutare le tesi dello studio, soprattutto quando si parla dei 300mila euro di risparmio ottenibili internalizzando la gestione. Nello studio vi sono molti elementi con parecchie ombre, ci sono costi sovrastimati che potrebbero cambiare. Ci voleva più approfondimento».

Perrucci nel suo sofferto intervento in consiglio ha preso le distanze dall’Amministrazione. «Si poteva integrare l’attuale forma, instaurando rapporti con l’Ausl. L’azienda sanitaria locale poteva mettere a disposizione le sue competenze tecniche per un paio d’anni. Come servizi, l’Asp garantiva efficienza, è negli aspetti manageriali che ci sono stati problemi. L’Asp è stata un’anomalia in questi ultimi anni e, dispiace dirlo, è sempre stata guidata da gente della nostra area politica».  

Al consigliere non va giù la giustificazione – sottolineata più volte negli ultimi giorni dal sindaco e da Cugini – economica: Asp “Città di Piacenza” nell’ultimo esercizio ha dovuto far fronte a un disavanzo di 1,6 milioni di euro. «In un primo momento – ricorda Perrucci – è stata tirata in ballo anche la qualità del servizio offerto dalle due cooperative Coopselios e Aurora Domus, messe in discussione: ho sentito diverse affermazioni, alcune esposte anche in consiglio comunale, strumentali a questa delibera. Poi, davanti a numeri “terzi” sulla qualità dell’Asp che illustravano chiaramente che i parametri richiesti erano ampiamente rispettati, si è fatta marcia indietro e ci si è concentrati a parlare di “motivi economici”.  Ho sentito tanta “fuffa” al riguardo: volevano togliere il servizio alle due cooperative e basta. Non c’è nessuna visione: il sindaco ci ha pure detto che “non ha la sfera di cristallo” per sapere come andrà fra un anno. Non ci crede neanche lui a questo provvedimento: la soluzione per risparmiare non è certo internalizzare la gestione».

Il bersaniano - «a malincuore», dice lui - si trova in queste ore a prendere le distanze da una giunta che, fino ad ora, ha sempre appoggiato. «Raramente mi sono schierato in maniera così aperta da mettermi di traverso contro la mia amministrazione. È impensabile fare credere al personale che ci siano delle garanzie al concorso. In questo sono stati dei millantatori. A Parma si sono presentate 2709 persone per un concorso analogo. La trovo una cosa scorretta. Sono ancora più stupito che il tutto sia stato avvallato dai sindacati». Ma la critica dello storico consigliere comunale – a Palazzo Mercanti fu eletto per la prima volta nel lontano 1994 – non si riferisce solo a queste delibera. «Non c’è una gestione “illuminata” della cosa pubblica: il “cambio di passo” annunciato nel gennaio 2014 – Dosi in un rimpasto sostituì quattro assessori, nda - non c’è stato. Anzi, più che un cambio di passo, mi è parsa solamente un’epurazione bella e buona. Io sono fedele all’Amministrazione, ma sto vivendo con molta amarezza queste continue forzature nelle scelte di gestione».

Qualcuno potrebbe, vista la vicinanza con l’ex vicesindaco Francesco Cacciatore, pensare a una sorta di “sgambetto” alla giunta renziana, per colmare qualche desiderio di vendetta... «Senza dubbio ho una vicinanza affettiva e politica con esponenti dell’area a cui appartengo – replica prontamente - e che rappresento come Francesco Cacciatore, Pierangelo Romersi ed altri. La mia scelta di mercoledì scorso in aula è però dettata soprattutto da una questione di ostilità politica verso il metodo applicato alla delibera. Ci ho pensato molto prima di votare contro, spero di aver dato un segnale alla giunta: non possono più permettersi di assumere ancora provvedimenti del genere. Manca una logica amministrativa. Di questo vicenda, nei prossimi mesi, come di altre, temo che ne sentiremo ancora parlare...».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Asp, Perrucci (Pd): «Giunta poco “illuminata”, con i lavoratori hanno millantato garanzie»

IlPiacenza è in caricamento