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Ausl, in arrivo 50 infermieri a giugno. Ma aumenta il numero di accessi al pronto soccorso

Il direttore Ausl Luca Baldino in Commissione 3 commenta lo stato di salute della sanità locale: «Ok liste d'attesa e posti letto negli ospedali, ma sono aumentati gli accessi al pronto soccorso: soprattutto codici "bianchi" e "verdi"»

Il problema di oggi è il pronto soccorso, mentre in futuro occorrerà trovare una soluzione alla carenza di medici. L’ingegner Luca Baldino, direttore generale dell’Ausl di Piacenza, ha illustrato in commissione 3 il quadro dello stato attuale della sanità piacentina, al di là del discorso del nuovo ospedale, che non è stato affrontato nel dibattito con i consiglieri comunali. «Ho sentito molto spesso dubbi – ha spiegato il direttore - sui numeri del nostro organico. Il numero dei medici è rimasto costante negli ultimi dieci anni, c’è stato un calo dei dirigenti e del personale amministrativo, mentre sono incrementati gli infermieri».

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«Su medici e infermieri – ha proseguito il direttore - ci sono però criticità. Siamo comunque in leggera sofferenza sugli infermieri: due settimane fa ho firmato un programma straordinario di assunzione di 50 lavoratori che entreranno in azienda a giugno. Abbiamo fatto un concorso da oltre 3mila persone alla fine del 2016. Eravamo convinti di essere a posto per tre anni, invece abbiamo già “bruciato” tutta la graduatoria». Il futuro non è roseo. «Sarà molto critica la situazione dei medici nei prossimi anni, è un tema nazionale che sentiranno tutti i territori, dalle città alle montagne. Nei prossimi 6-7 anni andrà in pensione più del 40% del personale medico del servizio sanitario nazionale. E purtroppo il sistema di specializzazione ne sfornerà la metà di quelli in uscita. Ce ne accorgiamo già adesso, perché ai concorsi si presentano uno o due medici alla volta, non di più».

MOBILITA’ ATTIVA E PASSIVA

I pazienti di altre province che vengono a farsi curare qua negli ultimi quattro anni segnano un incremento fino al 2017. «Dall’anno scorso c’è stato un calo, perché l’attività di oncoematologia è stata trasferita da Day Hospital negli ambulatori». «Per quanto riguarda i nostri pazienti che vanno a farsi curare altrove, fuori provincia, fra il 2014 e il 2016 la mobilità passiva era costante, c’è stato un calo significativo nel 2017 divisa tra altre Ausl dell’Emilia-Romagna e Lombardia. Il grosso lavoro fatto sulle liste d’attesa ci ha consentito di recuperare però molte persone sulla specialistica». 

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TASSO DI OCCUPAZIONE DEI LETTI NEGLI OSPEDALI

I dati di occupazione sono in linea con la media ritenuta standard. «Nel 2017 l’ospedale di Fiorenzuola ha occupato il 95,6% dei letti, Piacenza l’88%, Villanova l’86%, Castelsangiovanni l’80%. A Piacenza è in calo come in tutta Italia perché si fa sempre meno attività specialistica, i dati che abbiamo sono quelli giusti».

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TEMPI D’ATTESA PER LE VISITE E PER LE PRESTAZIONI

Nel gennaio 2018 si registrano performance pienamente in linea con lo standard per tutte le visite ad eccezione delle visite endocrinologiche. Situazione positiva anche per le prestazioni strumentali. «Siamo rientrati dappertutto sotto i parametri, ovvero 30 giorni per le visite e 60 giorni per le prestazioni. «Il fenomeno è sotto controllo», commenta il direttore.

I PROBLEMI AL PRONTO SOCCORSO CITTADINO

Il pronto soccorso di Piacenza è invaso dai cittadini e i tempi d’attesa sono spesso molto lunghi. «Non nego che si abbiano problemi al pronto soccorso di Piacenza – prosegue Baldino - con i codici bianchi (nessuna urgenza) e quelli verdi (urgenza minima). Gli accessi aumentano in maniera continua da dieci anni a questa parte. I codici rossi e gialli rimangono pressoché costanti, ma vi sono molti codici verdi e bianchi impropri: bisogna riuscire a governare l’accessibilità al pronto soccorso, stiamo incrementando la pianta organica, ma fatichiamo lo stesso. Questa, purtroppo, è una battaglia non vinta dal servizio sanitario nazionale in questi ultimi dieci anni. Non si è riusciti a vincere questa sfida. In questi anni non siamo riusciti a governare i dati di accesso al pronto soccorso, ma vale per l’intero territorio nazionale». Lo scorso anno i codici verdi sono stati il 74% del totale (ovvero olte 61mila), i bianchi il 14,5% (12mila). I gialli il 9,7% e i rossi l'1,4% su un totale di 82mila (nel 2014 gli accessi erano 75mila, nel 2015 78mila, nel 2016 81mila). 

Infine, due parole sulla possibile Casa della Salute in città. «Sono convinto che serva per la città una Casa della Salute, dove integrare con i servizi sociali meglio rispetto ad altre realtà. Ne parleremo con l’assessore ai servizi sociali Federica Sgorbati». Il lungo intervento di Baldino ha dato il via a un vivace dibattito in commissione 3, che ha visto protagonisti anche il sindaco Patrizia Barbieri e il presidente dell'Ordine dei Medici Augusto Pagani.

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