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Consiglio comunale, alle due di notte il bilancio è stato approvato

Si è riunito il consiglio comunale, prima di discutere i 56 emendamenti sul bilancio, approvato infine alle 2 di notte. Il welfare avrà una commissione ad hoc. È stata tolta la bandiera della Pace da Palazzo Mercanti dopo una segnalazione di Foti

BILANCIO APPROVATO - Il bilancio alle fine alle 2 di notte è stato approvato dopo aver esaminato 56 emendamenti, con 18 voti favorevoli, mentre Prc si è astenuta, dopo le polemiche degli ultimi giorni e che hanno riguardato Carlo Pallavicini.

In apertura di consiglio comunale Tommaso Foti (Fd’I) ha chiesto che si rispetti la legge sull’esposizione delle bandiere. Da Palazzo Mercanti fa sfoggio infatti la bandiera arcobaleno della pace. «La bandiera verrà tolta prontamente» ha risposto il presidente Claudio Ferrari. Mirta Quagliaroli (M5s) è ritornata sulla vendita del patrimonio immobiliare del Comune. «Non deve essere venduto – ha spiegato nel suo intervento - in questo momento di crisi del mercato. Oltre un certo livello, ovvero sotto il 70 per cento del valore dell’edificio, non è possibile alienare gli immobili. Non possiamo cederli a una cifra troppo bassa rispetto al loro valore. Potremmo cederli fra qualche anno, in un momento più propizio oppure deciderli di valorizzarli in altro modo». «Il limite massimo del 70 per cento - ha replicato l’assessore Silvio Bisotti - ci auguriamo di non doverlo mai raggiungere, speriamo di non arrivare a questi livelli. Lo strumento della permuta garantirà valori reali dell’immobile, non ci saranno svendite occulte. Possiamo dare garanzie su questo».

Foti ha voluto replicare a una nota di Michele Bricchi (Pd) che riteneva scandaloso che alcuni consiglieri mettessero in discussione la partecipazione del Comune in società come Iren e Seta, che danno lavoro a 800 dipendenti.  «Quante società vediamo passare di mano, invece che licenziare o chiudere? È la partecipazione che rende importante una società? Quelle di Bricchi sono affermazioni irresponsabili, anche perchénon le fa in aula. Abbiamo detto cose che ripete anche il vostro presidente del consiglio sulle partecipazioni. Oltre alla giunta parallela con dentro Annamaria Fellegara, abbiamo anche un consiglio comunale parallelo? Siamo tornati ad avere una sede teatrale in questo luogo. Come può l’assessore Bisotti garantire che non si scenderà sotto il 70 per cento quando, dopo che le aste andranno deserte, vi possono essere benissimo trattative private?».

«C’è fibrillazione per Iren – ha fatto notare Mirta Quagliaroli (M5s) - dopo che Parma è uscita dal Patto. Ci sono risvolti? Oltretutto dal patto di sindacato sta per uscire anche qualche piccolo comune reggiano. Dopo l’uscita di questi secondo noi il patto è venuto meno, è decaduto e va perciò rivisto: non siamo bloccati nella vendite delle quote fino al 2017». Tutti favorevoli all’ordine del giorno proposto dal Movimento 5 Stelle. Daniel Negri ha proposto di istituire una commissione speciale per formulare linee strategiche sui problemi del welfare locale. D’accordo sulla commissione si è dichiarato il sindaco Paolo Dosi. «Se ne può già occupare la commissione 3 – ha invece sostenuto Barbara Tarquini (M5s) e già è concentrata sul tema». «Quando non si riescono a risolvere i problemi o si fanno dei tavoli o delle commissioni - ha dichiarato Guglielmo Zucconi -. Non capisco, l’assessore al welfare è del Pd, il welfare è ottimo qua a Piacenza e Negri propone questo». «Vale la pena di provarci – secondo Foti - per non caricare di troppo lavoro la commissione già competente». «Questo è solo un “parlare” – è il parere di Marco Tassi – che ci ricorda Renzi. «Va bene, ma la commissione – ha detto Maria Lucia Girometta - dovrà essere a titolo gratuito, la politica è passione». In seguito il consiglio comunale, in serata, ha iniziato a discutere i 56 emendamenti proposti dai consiglieri. 

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