Calza (Pd), sicurezza: "Perchè Piacenza non è stata considerata?"
Patrizia Calza (Pd), candidata alle Regionali, s'accoda al sindaco Reggi sulla polemica per il mancato arrivo, nel Piacentino, dei fondi stanziati da Maroni per la sicurezza nelle città: "Per il territorio di Valtrebbia e Valluretta era stato proposto un sistema di videosorveglianza: cosa aveva che non andava?"
Se da un lato Zanetti (LN) comprende le decisioni del governo, dall'altro è piccato il giudizio di Patrizia Calza, candidata per i Democratici alle prossime consultazioni regionali: "Diversi piccoli Comuni, tra cui quello di Gragnano, di cui oggi sono vicesindaco, ebbero modo di partecipare al bando per i finanziamenti messi a disposizione del ministero dell’Interno e ne sono rimasti esclusi (analogamente a ciò che è accaduto al Comune di Piacenza). Non si conoscono le ragioni dell’esclusione né i criteri osservati per l’aggiudicazione dei fondi".
Calza (Pd): "Un sistema di videosorveglianza in Valtrebbia avrebbe consentito di potenziare e rendere più efficace la sinergia tra le forze di vigilanza" |
Poi spiega cosa si proponeva: "Diverse le azioni proposte. Tra queste, vorrei ricordare, per il territorio di Valtrebbia e Valluretta, il sistema di videosorveglianza collocato nei punti strategici dei paesi (in media 10 telecamere per Comune sulle vie di accesso ai centri abitati) - dice - e collegato ad un’unica centrale operativa posizionata nella sede della polizia municipale a Rivergaro ma con possibilità di trasmissione in tempo reale delle immagini alla stazione dei carabinieri di Bobbio e Piacenza. Ciò avrebbe consentito di potenziare e rendere più efficace la sinergia tra le forze di vigilanza sul territorio".
"Perché, dunque, nessun progetto - si chiede l'ex assessore alle Infrastrutture della Provincia - del territorio piacentino è stato considerato? Perché al contrario diversi Comuni lombardi sono stati individuati come destinatari dei finanziamenti statali? A questo quesito e ad altri sarebbe davvero opportuno che venisse fornita convincente risposta, e non dal Tavolo tecnico, ma dai rappresentanti del territorio in parlamento».