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Imprenditoria femminile, Murelli (Lega): «Aggiornare la legge, servono tutele e misure al passo con i temi»

La senatrice piacentina prima firmataria del disegno di legge: «Ancora oggi ci sono aziende che non possono accedere ai contributi previsti per le cosiddette "aziende femminili"»

"Abbiamo nuovamente depositato il ddl sull’imprenditoria femminile con l’avvio della nuova legislatura perché siamo convinti che sia necessario aggiornare la legge italiana su questo fronte, garantendo tutele e norme al passo coi temi. Purtroppo ancora oggi ci sono aziende che non possono accedere ai contributi previsti per le cosiddette ‘aziende femminili’, nonostante il 51% del capitale di tali imprese sia detenuto proprio da donne. Il tessuto imprenditoriale italiano è composto prevalentemente da PMI, di cui 1 su 5 è detenuta da donne, ma non detengono il 60% come la norma italiana ora prevede. La Lega propone il cambio della norma con una proposta di legge depositata nei giorni scorsi. Un intervento necessario per modificare e ammodernare la normativa di riferimento, adeguandola a una realtà lavorativa e imprenditoriale che negli anni si è evoluta riscontrando un sempre maggiore intervento e contributo da parte delle donne, al fine di accedere a incentivi, sgravi fiscali e contributi anche del Pnrr". Lo comunica in una nota la senatrice Elena Murelli della Lega, prima firmataria del disegno di legge e capogruppo in commissione Lavoro e Politiche sociali a Palazzo Madama.

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