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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Trieste

La Lega replica a Reggi: "Nuovi barbari? Il sindaco guardi gli alleati"

La Lega replica a Reggi sulla definizione di "nuovi barbari" per i membri del Carroccio: "Si ricordi il sindaco quali "professori" di charme e stile ha nella propria maggioranza"

"Siamo meravigliati dalle ennesime accuse del sindaco Roberto Reggi, persona di cui abbiamo stima umanamente ma non politicamente. Tra una distribuzione della Costituzione e un discorso sulla pace faccia memoria anche del valore del rispetto nei confronti dei propri avversari. Quanto ai 'barbari' si ricordi chi ha come alleati e quali professori di charme e stile compongono le fila della sua maggioranza. Ancora una volta il sindaco ci dimostra quanto è facile guardare la pagliuzza nell'occhio altrui dimenticandosi della trave conficcata nel proprio".

Così il segretario provinciale Pietro Pisani e il consigliere regionale del Carroccio, Stefano Cavalli replicano al primo cittadino di Piacenza Roberto Reggi che nei giorni scorsi ha accusato gli esponenti della Lega Nord di essere "i nuovi barbari".

"Fa piacere costatare - continuano i due esponenti leghisti - che ogni volta che un dirigente del Partito democratico prende parola si scaglia contro la Lega Nord. Con un certo orgoglio ci sentiamo il bersaglio privilegiato dei progressisti, segno che il nostro modo di far politica, sul territorio e per il territorio, dà fastidio agli avversari politici, avvezzi più alle comode poltrone del Palazzo che alla presenza tra la gente. L'invidia è una brutta bestia e può condurre a gesti politicamente sconsiderati. Capiamo gli amici del Pd che, tra fusioni e trasfusioni, ancora devono capire cosa fare da grandi: non è facile sopportare l'idea di doversela vedere con un avversario come la Lega Nord che da oltre vent'anni ha un progetto politico definito e porta avanti le stesse istanze".

"Non fa eccezione il segretario provinciale Vittorio Silva che dimostra mancanza di stile nel gettare costantemente fango sull'operato della Provincia, quella Provincia di cui lui è dipendente". "Evidentemente - concludono il segretario e il consigliere regionale - per far politica nel Pd basta saper insultare e offendere a dovere, condizioni imprescindibili per essere ammessi nei quadri dirigenziali del partito. Purtroppo per i colleghi avversari la Lega Nord risponderà punto su punto sul piano politico e sui contenuti. Le accuse infamanti e le offese le lasciamo ai professionisti".

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