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Maltrattamenti all'asilo, Rabuffi: «La responsabilità va ricercata anche nelle scelte politiche»

Piacenza in Comune: «Se saremo chiamati a governare Piacenza, garantiremo standard educativi elevati e certificati, così da assicurare insieme alle famiglie (che restano il presidio educativo naturale) la “crescita” ottimale dei cittadini del domani. Il migliore degli investimenti»

«Pur considerando importanti le risposte dei nostri amministratori al gravissimo atto perpetrato sugli innocenti fanciulli del nido Farnesiana, noi di Piacenza in Comune riteniamo che la responsabilità di quanto accaduto debba essere ricercata, oltreché nel comportamento violento ed imperdonabile delle operatrici coinvolte, nelle scelte politiche che sono state attuate in questi anni».

«Ci domandiamo: erano davvero presenti tutte le condizioni affinché il servizio potesse funzionare al meglio? Come si concretizza il controllo del Comune sul funzionamento delle strutture a gestione esternalizzata? A queste domande vorremmo non venisse data la solita, retorica risposta "si fa con le scarse risorse che abbiamo a disposizione" perché le risorse sono una variabile legata alle scelte politiche di competenza di ogni Amministrazione e apprendere che la coordinatrice del nido interessato sia titolare di un incarico per venti ore lavorative settimanali non può essere certo una giustificazione. Se saremo chiamati a governare Piacenza, garantiremo standard educativi elevati e certificati, così da assicurare insieme alle famiglie (che restano il presidio educativo naturale) la “crescita” ottimale dei cittadini del domani. Il migliore degli investimenti».

«Noi di Piacenza in Comune con Luigi Rabuffi - continuano - pensiamo che sia assolutamente necessario, pur con le difficoltà di un quadro normativo che favorisce esplicitamente il sistema delle convenzioni/esternalizzazioni, invertire la rotta e riportare progressivamente la gestione diretta dei servizi in capo al Comune. Stabilizzando e assumendo il personale, formandolo e aggiornandone le competenze, adeguando le procedure educative e implementando il sistema di controllo pubblico».

«Per quanto invece riguarda le responsabilità, invitiamo tutti a non generalizzare. Non si cerchi la vendetta fine a se stessa. Si lasci piuttosto lavorare in pace la Procura della Repubblica per accertare le singole responsabilità penali ed offrire alla nostra comunità – così duramente colpita - un quadro chiaro e rigoroso di quanto è realmente accaduto. Chi ha sbagliato sia chiamato a pagare.  Un grazie di cuore vogliamo porgerlo invece a quelle persone che con un gesto per nulla scontato hanno avuto la sensibilità ed il coraggio di denunciare le colleghe che si sono macchiate degli ignobili crimini. Stare vicino a queste persone coraggiose è per tutti noi un obbligo morale e un’attestazione materiale. E’ un premio al loro coraggio. Al coraggio di chi, troppo spesso, sa che anziché un encomio rischia l’isolamento e la vessazione. Per questo motivo noi di Piacenza in Comune stiamo dalla loro parte».

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