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Negri (Pd): «Non possiamo rinunciare a una nuova Casa Protetta per gli anziani»

Il capogruppo del Partito Democratico ritorna sulla delibera riguardante l'internalizzazione dell'Asp "Città di Piacenza". «I servizi per gli anziani non possono prescindere dal ruolo della cooperazione sociale, con pari dignità rispetto alla gestione diretta dei servizi da parte del sistema pubblico»

«Il risultato finale del voto sulla delibera “ASP” – precisa in una nota il capogruppo del Partito Democratico Daniel Negri - mette, ma soprattutto metterà, al centro il ruolo del Consiglio Comunale e di tutte le parti sociali, fra un anno, quando dovrà essere necessariamente presa una decisione definitiva, sia sulla possibile forma societaria dell’ASP che sulla modalità complessiva di gestione. Come Gruppo Consigliare del Partito Democratico abbiamo infatti fortemente voluto, mettendolo nero su bianco con un emendamento alla delibera e al “Programma per il riordino delle forme di gestione dei servizi sociali e sociosanitari”, rendere stringente il monitoraggio in quest’anno provvisorio, sia dell’andamento economico dell’internalizzazione che del piano di risanamento, nonché la partenza di nuovi servizi, come ad esempio l’utilizzo degli alloggi di Via Gaspare Landi.

Ricordo poi che tra i punti del programma di mandato di questa amministrazione vi è anche una nuova Casa Protetta, ed è un punto che per il Partito Democratico è assolutamente irrinunciabile. Quest’anno provvisorio, sarà infatti decisivo per decidere il futuro dei servizi per gli anziani del Comune di Piacenza, auspicando a tal fine anche importanti mutamenti normativi nella legislazione regionale, che oggi rendono le ASP difficilmente sostenibili a lungo termine dal punto di vista di economico. In quest’anno dovrà infatti essere centrale, ma soprattutto continuo e non impostato sulle contingenze del momento, il confronto con le parti sociali, per impostare un modello che veda come “fari” sostenibilità economica e qualità del servizio con pari importanza. Un modello che non potrà prescindere dal ruolo della cooperazione sociale, con pari dignità rispetto alla gestione diretta dei servizi da parte del sistema pubblico. E’ in questo contesto che ora, vista questa prospettiva, la commissione welfare, ancora da costituire, potrà dare un contributo importante in termini di studio e proposta sui temi dell’ASP, delle non autosufficienze e del piano per le politiche dell’infanzia così come fu discusso durante l’approvazione del bilancio preventivo 2014».

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