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Question time sanità, Stragliati: «Visite e prestazioni di notte per abbattere le liste di attesa»

«Piacenza è la peggiore in regione. Si potrebbero istituire fasce dalle 20 alle 24 anche nei giorni pre festivi, come avviene in Lombardia e Veneto». L'assessore Donini: «Abbiamo recuperato 1,6 milioni di prestazioni sospese per il Covid nel 2020. Ora affrontiamo il potenziamento del personale per garantire tempi standard»

«Erogare le prestazioni sanitarie e le indagini strumentali anche nella fascia serale (dalle 20 alle 24), dal lunedì al venerdì, nei pomeriggi dei giorni prefestivi e nei giorni festivi, a partire dalle prestazioni di diagnostica per immagini erogate dalle grandi attrezzature, come in Lombardia». La consigliera Valentina Stragliati (Lega) ha chiesto, durante il question time, se la giunta intenda attivarsi per garantire i servizi sanitari in fasce orarie serali. Alla consigliera ha risposto l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. 

Stragliati ha motivato l’interrogazione con la necessità di smaltire le liste di attesa e agevolare i cittadini nel raggiungere le strutture, come è avvenuto in Lombardia e in Veneto. «Piacenza - ha affermato - è la provincia più colpita sul piano delle liste di attesa": lo smaltimento delle prestazioni arretrate è sceso, nella settimana di Pasqua, dal 66,7% al 63,1%. Altre Ausl, invece, hanno numeri migliori: a Parma il recupero è del 78%, a Reggio Emilia dell'85%, a Modena del 67% e a Bologna dell'84%. "A Piacenza - ha continuato la consigliera del Carroccio - sono in rosso 16 voci su 38, e occorrono 4 mesi per la prima visita oculistica a Bettola e 5 a Podenzano, 3 mesi di attesa per una gastroscopia e l'impossibilità di prenotare una risonanza magnetica alla testa. Perché questi problemi di liste di attesa a Piacenza, una delle città più colpite dal Covid?».

Donini ha risposto che «l'attività è stata garantita in questi anni, compresa l'emergenza pandemica, e ha visto un risultato importante nel recupero delle prestazioni sospese nel 2020: 1,6 milioni. Alle liste di attesa si aggiungono poi le nuove prenotazioni. Nel 2022 le Ausl hanno svolto incontri per programmare le prestazioni in tempi standard. L'uso della fascia serale è una delle modalità già proposte negli scorsi anni. ma dipende dalla quantità di personale di ogni Ausl. Oggi, anche a fronte della criticità di personale, c’è un lavoro più ampio sulle liste tra cui il governo della domanda (collaborazione tra medici ospedale e medici di medicina generale) e la razionalizzazione del primo accesso. Potenzieremo il personale per recuperare i tempi in linea con gli standard».

Stragliati si è detta soddisfatta «per le buone intenzioni, ma Piacenza resta la città con più problemi e non c’è un piano di abbattimento delle attese ben definito. Mi aspettavo una risposta più precisa».

Le prestazioni serali, ha scritto Stragliati, potrebbero «prevedere un periodo iniziale di un anno per consentire il nuovo rodaggio al personale delle Ausl. Inoltre, per i cittadini non cambierebbe nulla, in quanto continuerebbero a pagare soltanto il ticket, se dovuto”. Si potrebbe cominciare, suggerisce Stragliati, “ dalle prestazioni di diagnostica per immagini erogate dalle grandi attrezzature (Tac, Risonanza Magnetica, Mammografia), per poi estendere orari e prestazioni erogate dalle aziende sanitarie».

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