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Rimpasto, l’opposizione: «Fallimento del sindaco, ora persone competenti e a tempo pieno»

Sindaco sotto assedio delle minoranze. Cugini (Pd): «Centrodestra insieme solo per la gestione del potere. Preoccupati dal doppio incarico di Barbieri, sindaco e presidente della Provincia tirata per la giacca dai partiti». Trespidi (Liberi): «Basta dare la colpa agli uffici, ci vuole competenza». Bariola: «Non amministrate un condominio, manca passione e dedizione per la città»

 

ZANARDI (MISTO): «FORZA ITALIA HA SFIDUCIATO PUTZU»

«Le dimissioni di Putzu e Garetti – ha aggiunto Gloria Zanardi del Gruppo Misto - sono state sollecitate dal sindaco, erano sulla Roberto Colla Gianluca Bariola-2graticola da un po’. È il fallimento delle scelte del sindaco, gli assessori non sono neanche stati sostenuti dai partiti di provenienza. Sono rimasta allibita che Forza Italia avesse sfiduciato il suo assessore, per poi dire in Consiglio sul caso Boat che si aveva molta stima di lui: lo trovo contradditorio». Anche Gianluca Bariola, neo consigliere de “La Piacenza del futuro con Rizzi”, si è fatto un’idea di come sta andando l’Amministrazione dopo un solo mese a Palazzo Mercanti «Nessun cantiere programmato è stato aperto – ha spiegato Bariola - nessuna rotta è stata segnata. Quando realizzerete il cambiamento per cui siete stati votati? Quando costruirete una Piacenza migliore? C’è un profondo smarrimento della Giunta, sulla visione strategica della città. Assenza di coordinamento, non condivisione delle scelte, mancanza di fiducia: si vede questo, un deserto di proposte, solo atti di piccolo cabotaggio amministrativo. Assumetevi le responsabilità voi, non date la colpa agli uffici comunali. Governate una città, non siete stati eletti a rappresentare un condominio. Manca coraggio, passione e dedizione».

TRESPIDI (LIBERI): «BRUTTO SPETTACOLO, L’ELETTORATO E’ DELUSO»

Massimo Trespidi (Liberi) ha iniziato a punzecchiare l’Amministrazione partendo dall'ultima variazione di bilancio. «Quante sono – ha chiesto l’esponente del Massimo Trespidi-15gruppo “Liberi” - le opere del Bando Periferie cantierabili oggi? Più che un piano delle opere pubbliche abbiamo un piano dei sogni da parte di una Amministrazione che non sa fare investimenti, non sa preparare progetti, né programmare. La colpa non è degli uffici, non si può scaricare la responsabilità sempre su di loro, come avete fatto con Putzu. Il primo ottobre gli avete confermato la fiducia dando la colpa del caso Boat agli uffici, il 20 ottobre gli avete chiesto di andare a casa. Se la raccontiamo in giro la gente pensa che sia una barzelletta. Non gioisco del rimpasto, lo spettacolo che vedo non credo che giovi al buon governo della città. Non è cambiando certi assessori che la situazione si può migliorare: se i nomi sono quelli che circolano, non cambia niente. È interessante sapere se quello che ha detto Polledri sul progetto Terrepadane: credo che sia il pensiero della Lega. State tenendo ferma una pratica da mesi, perché la Lega la tiene bloccata. Curioso che i Liberali dicano poi che danno un appoggio esterno alla Giunta: in che quota è in Giunta la vicesindaco Elena Baio?». A quest’ultima provocazione il sindaco ha risposto fuori dal microfono: «in quota mia!». «Adesso sappiamo - ha ripreso a parlare Trespidi - a chi risponde Baio, al sindaco, non ai Liberali. Così i Liberali non sono rappresentati in Giunta. Ma ne veniamo a conoscenza solo ora». Trespidi ha voluto riservarsi ancora un’altra riflessione in vista della scelta dei successori. «Occorrono persone capaci, consapevoli dei propri limiti, e dei propri meriti. Quando Guidotti mi chiese di fare l’assessore ai lavori pubblici, gli dissi che non ero capace. Ero più propenso a fare l’assessore alla cultura o alla scuola (è docente, nda). Non basta mettere il sedere su una poltrona per saper governare una città. I nomi che ho sentito fare non danno proprio l’idea di un cambio di passo. Il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi non porta con sè nessun cambio di marcia…Se lo mettete, lo fate perché è commissario di Forza Italia, non perché ha dei meriti. Sindaco, un consiglio: circondati di persone capaci». «La fiducia – ha aggiunto il collega di “Liberi” Mauro Monti - la si revoca a chi l’ha ricevuta, non a chi non l’ha mai avuta. Questi tre non godevano di fiducia da parte della Giunta dal principio. L’impressione è che ci sono più ponti di comando su questa nave, ci sono più timoni sulla nave. Mi piacerebbe vedere i nuovi assessori a tempo pieno e con competenze».

5 STELLE: «NECESSARI ASSESSORI A TEMPO PIENO»

Il Movimento 5 Stelle ha tuonato contro il poco impegno degli assessori part-time: il lavoro assessorile merita persone che dedicano tutta Andrea Pugni Sergio Dagnino Movimento 5 Stelle Amministrazione Barbieri, primo consiglio comunale ©Pasquali/ilPiacenzala giornata all’impegno comunale. «I cittadini - è il pensiero del grillino Sergio Dagnino - vogliono essere amministrati da questa Giunta, così hanno deciso nel 2017. E voi dovete amministrare una città da far andare alla svelta. Pero passate il tempo a farvi male da soli: avete preso il 60% perché i cittadini volevano vedervi all’opera. Polledri prese oltre 300 preferenze, ma poi non si comportava come l’assessore di tutta la città. Ci avete messo un anno e mezzo per capirlo. Putzu lo avete difeso a spada tratta fino ad un mese fa. E si sapeva anche dei non buoni rapporti con Garetti. Sapete da mesi di questi problemi, potevate presentarvi oggi con i nomi dei nuovi assessori». «Alcuni attivisti 5 Stelle – ha riportato il pentastellato Andrea Pugni -  mi hanno detto di chiedere le dimissioni del sindaco, io sono invece dispiaciuto da cittadino che vi siete bloccati. Se dopo un solo anno vengono cambiati tre assessori, qualche problema c’è. In una città da centomila abitanti credo che l’assessore lo si debba fare a tempo pieno. Oltre alla qualità del lavoro ci vuole anche quantità: Putzu aveva un importante studio medico, come faceva a fare l’assessore se visitava i suoi pazienti? Chi verrà in futuro deve dedicarsi a tempo pieno, piuttosto scegliete dei “trombati” o pensionati, ma non liberi professionisti che proseguono il proprio lavoro».

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