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Una task force di cinque esperti per attuare nel Piacentino il Pnrr

Cinque esperti reclutati dalla Regione per aiutare la Provincia e i comuni piacentini nella presentazione dei progetti. Silva: «Piacenza dovrebbe avere a disposizione 235 milioni di euro»

Svolgeranno attività di monitoraggio, digitalizzazione, supporto. È arrivata ed è già operativa una task force per l’attuazione del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza), a disposizione della Provincia di Piacenza e dei suoi 46 comuni. Cinque esperti che metteranno a terra le progettualità pensate dagli enti locali. Il team leader è Marco Scafetta: gli altri esperti sono Francesco Del Castillo, Carla Ottone, Fabiana Panella e Cinzia Zugolaro.

«Il Pnrr è una grande occasione – ha spiegato la presidente Patrizia Barbieri - che non si può perdere, c’è perciò la necessità di fare squadra. Dobbiamo essere ancora più determinati per i nostri obiettivi». La Regione ha finanziato la costituzione di nove team in tutta l’Emilia-Romagna, uno per ogni provincia, da cinque esperti l’uno (tranne Bologna che ha una squadra potenziata). «La task force aiuta in particolare i piccoli comuni - rileva Barbieri - che hanno poco personale e faticano a ingranare. Sono soddisfatta perché nel team vedo esperienza e competenze».

Sono 235 i miliardi di euro destinati all’Italia dal Pnrr. Per ora nel Piacentino sono 45 i progetti già finanziati per un totale di 76 milioni di euro che coinvolgono 22 amministrazioni del territorio. 37 comuni su 46 hanno già presentato tutte le loro progettualità, a breve verranno rese note.

«Abbiamo concluso un censimento della progettualità locale presentata – commenta Vittorio Silva, direttore generale della Provincia -, si tratta di un lavoro importante. Secondo Anci i comuni riceveranno 50 miliardi di euro a livello nazionale. Se guardiamo alla popolazione, la nostra provincia dovrebbe ricevere 235 milioni di euro “teorici”. Risorse importanti». Secondo le stime di Silva, 32 milioni di euro di progetti sono il frutto di interventi già richiesti in passato dai comuni, in altri bandi, e riproposti ora con l’avvento del Pnrr. «Ci sono quindi 200 milioni di euro disponibili da intercettare. Il censimento fatto con i comuni parla di 230 progetti raccolti per 351 milioni di euro. Il lavoro da fare nelle prossime settimane è quello di collegare i progetti degli enti locali con i bandi del Pnrr. È la lista dei desideri che finalmente avrà concretezza».

IL TEAM DI ESPERTI

Cinzia Zugolaro è una biologa, con master in ingegneria ambientale. «Da più di 25 anni mi occupo di progettazioni europee. Ho lavorato con i comuni, in particolare quelli piccoli, in Piemonte. L’Emilia-Romagna da fuori è vista bene».

Fabiana Panella è un’ingegnera specializzata in chimica dei materiali ed efficienze energetiche. «Sono specializzata sulle energie rinnovabili. L’Emilia-Romagna è una regione d’eccellenza nella messa a terra dei progetti del Pnrr».

Francesco Del Castillo tuttora lavora in un comune piemontese. «Mi occupo della digitalizzazione. Ho raccolto questa sfida perché è un tema caldo, una giungla piena di opportunità e insidie».  

Carla Ottone è un architetto, piemontese. «Sono 16 anni che mi occupo di appalti e opere pubbliche, progetti, programmazione e collaudi. Ho scelto Piacenza perché è un territorio sfidante, simile a quello in cui vivo, fatto di piccoli comuni».

Il team leader è Marco Scafetta, con esperienza manageriale in aziende italiane e straniere nel settore degli impianti di trattamenti acque. «L’Emilia-Romagna è un passo avanti rispetto alle altre regioni nel raccogliere queste opportunità. L’ambiente professionale qui è molto sfidante. Abbiamo ricevuto una bella accoglienza in Provincia, siamo contenti di lavorare in questo territorio, siamo motivati. Il team ha diverse professionalità, in base ai criteri del Pnrr».

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