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Stadio Garilli, Scianò: «Impianto anacronistico. Sulla questione gironi? Vogliamo i derby»

Le riflessione del dg del Piacenza: «Impossibile per i costi costruire tali impianti da parte dei club». Sui gironi: «Importante far vivere partite contro Cesena, Reggiana, Fiorenzuola»

Lo stadio Garilli un "pozzo senza fondo". E' quanto dichiarato dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, dopo che la sua Giunta nell’ultima variazione di bilancio ha dovuto stanziare, come Comune, ben 838 mila euro per la manutenzione dell'impianto. Dopo qualche giorno, sulla faccenda ha parlato il direttore generale del Piacenza Marco Scianò, intervistato da TuttoC.com: «Gli stadi esistenti in Italia sono vecchi di quaranta o cinquant'anni. Sono infrastrutture che venivano concepite in maniera differente. Prima si costruivano con le piste di atletica, oggi sono anacronistici e servono che siano più allineati al momento storico, in termini di costi, efficienza e intrattenimento. Il tema dello stadio è cruciale a Piacenza come altrove - ha continuato il dg biancorosso -. Gli impianti sono in gestione ai club ma sono patrimoni dei comuni stessi, perché al suo interno è possibile realizzare tanti altri eventi, e oggi è impossibile pensare di costruire strutture di questo genere da parte delle società di Lega Pro perché i costi sono insostenibili».

Ostica anche la questione dei gironi, soprattutto perché voci di corridoio parlano sempre più insistentemente di una decisione da parte dei vertici della Lega Pro di inserire l'Alessandria nel girone B, e a farle posto così da rimpiazzarla in quello A sarebbe proprio il Piacenza. Così facendo però, quello biancorosso sarebbe l'unico club emiliano a emigrare in un raggruppamento che non le apparterrebbe geograficamente parlando. La società del presidente Pighi, da questo punto di vista, avrebbe espresso la sua forte preferenza a rimanere nel girone B, ma questo non inciderà ne influenzerà la decisione della lega, il cui «prossimo consiglio direttivo decreterà i gironi, e noi accetteremo quello che verrà deciso - ha chiarito ancora Scianò a TuttoC.com -. La nostra logica è comunque quella di far vivere partite importanti come quelle contro Cesena, Reggiana, ma anche Fiorenzuola, Siena ed Entella, che sono molto sentite e darebbero grande lustro al Piacenza, agli avversari e a tutta la Lega Pro. Un derby come quello contro la Reggiana andrebbe preservato perché porterebbe più di diecimila persone allo stadio».

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