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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Gli artisti di strada stupiscono ancora: 20mila persone al Bascherdeis di Vernasca

Un centinaio di spettacoli proposti da più di quaranta compagnie di artisti di strada e circa ventimila persone intervenute nel borgo di Vernasca per la due giorni dedicata ai Busker

Un centinaio di spettacoli proposti da più di quaranta compagnie di artisti di strada e circa ventimila persone intervenute nel borgo di Vernasca per la due giorni dedicata ai Busker.

I numeri parlano chiaro, il Buscherdeis Festival anche quest'anno ha fatto centro, portando a Vernasca, nel week-end di sabato 26 e domenica 27 luglio, artisti provenienti da diversi paesi del mondo, che si sono cosi esibiti in un magnifico teatro a cielo aperto, reso ancora più straodinario dai dislivelli caratteristici e scorci particolari che il borgo offre ai visitatori.

La kermesse, iniziata sabato con qualche goccia di pioggia a fine serata, è stata definita dagli organizzatori come una "festa di popolo", una festa che ha visto l partecipazione dell'intera comunità, per l'organizzazione dell'evento inserito nel panorama Busker internazionale.

L'edizione di quest'anno, la decima, ha dunque regalato nuove proposte di musica, teatro, circo contemporaneo e di mille altre forme di espressione artistica on the road.

Un festival sempre più internazionale con artisti da Stati Uniti, Argentina, Marocco, Germania, Regno Unito, Spagna, Francia, Belgio, Svezia e Slovacchia; un festival per tutti i gusti e per tutte le età, con qualità delle performances e originalità dei luoghi. 

Bascherdeis Vernasca - 2014 / ©ilPiacenza

Gruppi musicali hanno allitato le due giornate di festa - Bellissimi gli spettacoli dei Busker, allietati dalle canzoni dei gruppi musicali: tra questi le sonorità oscure e afrobeat dei Voodoo Sound Club, che anche quest’anno hanno animato la lunga notte busker all’antica Pieve. Dalla Slovacchia sono arrivati i travolgenti La3no Cubano, 6 musicisti in grado di spaziare dal balcanico, al gipsy, al funk con un tocco di immancabile folklore latino. Gli amanti dell’elettronica hanno potuto ascoltare la one-man-band del Señor Marküsen che si è esibita con percussioni e didjeridoo che creando un potente e ipnotico sound system.

I Busker invitati - Tra i Busker giunti quest'anno nel piccolo paese dell'alta Val d'Arda, Peter Weyel, tra i busker più noti e celebrati in Europa, con  il suo travolgente spettacolo che ha coinvolto il pubblico in una serie di trucchi, effetti speciali, sketch comici irresistibili al limite tra follia e pura genialità.
La giocoleria non è mancata e ha avuto punta di diamante il Cabaret Des 3 Tètes, il trio belga/statunitense che ha saputo unire comicità e acrobazie con strani copricapo, sfidando la forza di gravità e le leggi della fisica.

E ancora: Colgando de un Hilo, il teatro di marionette di Remo di Filippo, un toccante viaggio nell’arte antica dei burattini, uno spettacolo che ha lasciato a bocca aperta i più
piccoli e commuoverà i più grandi; By Bike, lo spettacolo/racconto di Marco Cemmi, busker italiano. Due gli spettacoli che hanno fatto restare il pubblico a testa in su: le acrobazie con i tessuti dei Four Hands Circus e le evoluzioni mozzafiato con il trapezio della compagnia Su e Giù. E pr la prima volta è arrivato il Blink Circus, il circo più piccolo al mondo: 5 installazioni all’interno
di un piccolo tendone da circo tra cui la GARD-ROBE gallery, un armadio con porte in miniatura che dopo averle aperte e, con l’aiuto di un binocolo, si è scoperto per ogni porta una storia diversa.

Un'artista una storia - Si esibivano. E al termine della loro performance uno, due minuti per dire chi erano e da dove venivano. "Dietro ad ogni persona c'è sempre una storia" ha detto il Busker Italiano Marco Cemmi (lo abbiamo citato sopra). Lui gira tutta l’Europa in bicicletta portando avanti un nuovo modo di viaggiare, fare busking e intrattenere il pubblico.

"Tre giorni fa ero ina Val d'Aosta" ha detto. "Ho pedalato tanto, anche di notte per arrivare fin qui con la mia bicicletta. Non uso camper, non uso pulmini per viaggiare. Io uso quella" indicando la bici che lo accompagna con tutto il necessario per esibirsi.

Meritevole il lavoro delgi organizzatori - Si sono impegnati per raggiungere il numero di presenze dello scorso anno: ce l'hanno fatta, forse qualcuna in meno ma hanno comunque soddisfatto le aspettative. Lo staff organizzativo quest'anno era composto anche da un gruppo di volontari appartenenti all’Associazione Strata Nova che ha fornito un supporto all’organizzazione di Appennino Cultura da sempre aperta a collaborazioni con altre realtà attive in Italia e in Europa. Tra gli altri enti che troviamo nello staff, il Comune di Vernasca
con il contributo della Fondazione e della CCIAA.

​E al termine della due giorni, che ha portato qualche piccolo problema nella sistemazione dei parcheggi a causa della pioggia che li ha resi impraticabili, il tutto risolto dagli organizzatori con un sistema i navette che faceva il tragitto Vernasca-Lugagnano, Vernasca-Bacedsco, chissà se non si sta già lavorando per pensare alla prossima edizione.

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