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In arrivo al "Why Not? Festival" di Fiorenzuola i Marta Sui Tubi

La musica dei Marta Sui Tubi è musica vera, musica autentica. La ascolteremo nella serata di sabato 5 settembre quando, il trio milanese formato daGiovanni Gulino, Carmelo Pipitone e Ivan Paolini, farà tappa a Fiorenzuola al "Why Not? Festival", il festival di musica indipendente organizzato dal Collettivo 14 e patrocinato dal Comune di Fiorenzuola

"Quando suoniamo lo facciamo davvero. Sul palco non abbiamo ne artifici tecnici ne basi pre-registrarte. Suoniamo con il cuore". La musica dei Marta Sui Tubi è musica vera, musica autentica. La ascolteremo nella serata di sabato 5 settembre quando, il trio milanese formato da Giovanni Gulino, Carmelo Pipitone e Ivan Paolini, farà tappa a Fiorenzuola al “Why Not? Festival”, il festival di musica indipendente organizzato dal Collettivo 14 e patrocinato dal Comune di Fiorenzuola.

Sei dischi alle spalle, l'ultimo nel 2014 intitolato “Salva Gente”, il loro genere è un punk-folk a tratti tarantolato, a tratti feroce capace di catturare l’attenzione in pochi secondi. Numerose sono state le apparizioni in tv come al Festival di Sanremo del 2013 e altrettanto numerose sono state le collaborazione con altri artisti come Lucio Dalla, Franco Battiato e Malika Ayane.

Il gruppo ha iniziato a muovere i primi passi nel panorama musicale italiano nel 2003 con l'album “Muscoli e Dei”, accolto dalla stampa e dalle televisioni come un capolavoro. All'inizio la band era formata da Gulino, Pipitone e Paolino, poi sono passati ad essere in cinque, poi in quattro ed ora, da giugno sono ritornati in tre, il trio d'esordio dei Marta.

Da poco siete tornati in tre. Quali i miglioramenti e quali difficoltà avete incontrato dopo l'uscita di due componenti della band (Mattia Boschi e Paolo Pischedda). - Abbiamo solamente deciso di tornare in tre, come ai vecchi tempi. Niente di nuovo, sono state scelte soltanto artistiche. Con i ragazzi siamo in ottimi rapporti e ognun fa la sua strada.

In marzo siete tornati sui palchi Italiani, avete rispolverato il vostro album d'esordio “Muscoli e Dei” e il successo non è mancato. - Si è vero, è andato molto bene. Abbiamo fatto una decina di concerti con la formazione originale, c'erano molti ragazzi che non avevano sentito gran parte di quei pezzi dal vivo, dato che poi con gli altri album abbiamo virato le scalette sulle nuove uscite e quindi siamo riusciti a mettere nuovamente mano su quelle canzoni. Siamo rimasti molto soddisfatti sia della risposta del pubblico, sia di come sono venuti i brani e del'atmosfera.

Siete stati anche a Sanremo. I vostri fans riusciranno a rivedervi sul palco dell'Ariston? - Ma chi lo sa... Non avremmo mai pensato di andare a Sanremo e invece ci siamo finiti, quindi al momento non escludiamo nulla. E' sicuramente un palco interessante, un palco utile per ogni band, per ogni artista quindi vedremo cosa succederà in futuro.

I Marta Sui Tubi e la tecnologia: oggi c'è chi sfrutta il web per scaricare canzoni. Qual'è la vostra posizione? - Ormai non scarica quasi più nessuno: con lo streaming c'è la possibilità di ascoltare, gratuitamente o quasi, le canzoni dei propri artisti. Prima la pirateria giocava un ruolo più pesante, adesso è un fenomeno che si isolato. Il problema è che avendo a disposizione queste piattaforme di streaming, molta gente pensa che non ne valga più la pena comprare un disco e gli artisti ne risentono.

A Fiorenzuola che cosa proporrete? - Faremo un tour, un viaggio dagli esordi fino ad oggi, ripescando un po' da tutti gli album le canzoni che spesso ci chiede e che ci piace fare. Sarà un concerto molto vario, con momenti di rarità, momenti più intimi e tanto rock'n'roll.

Progetti futuri dei Marta? - Finirà il tour tra poche settimane e successivamente ci dedeicheremo alla scrittura del prossimo disco.

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