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Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate / Nibbiano

Alta Val Tidone, il Quattro Novembre celebrato con gli Alpini e gli alunni della scuola primaria

Benedetta la corona d’alloro deposta durante la cerimonia ufficiale. Il sindaco Albertini: «Il ricordo e la fiamma della memoria non possono e non devono spegnersi»

Proseguono in Alta Val Tidone le celebrazioni del 4 Novembre - Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Dopo la deposizione, domenica scorsa, delle corone d’alloro ai cippi dei caduti per la Patria a Caminata, Nibbiano e Pecorara, dove è stata officiata anche la Messa solenne, si è tenuta la cerimonia a Trevozzo alla presenza degli alunni di tutte le classi della scuola primaria, degli Alpini e di alcune associazioni del territorio, tra cui la locale Pro Loco. Dopo un momento di raccoglimento e riflessione in chiesa con don Gianni Quartaroli, che ha benedetto la corona d’alloro deposta durante la cerimonia ufficiale, l’intervento del sindaco Franco Albertini. «Il ricordo e la fiamma della memoria non possono e non devono spegnersi anche nei nostri paesi, dove la commemorazione dei caduti, i fiori, le corone d’alloro, la presenza degli Alpini, rappresentano un coro di voci che illuminano ancora e sempre l’appartenenza alla Nazione italiana», ha detto il primo cittadino di Alta Val Tidone, ricordando come domenica scorsa davanti alla sede municipale di Nibbiano sia stato inaugurato un cippo dedicato a tutti gli Alpini della Val Tidone "andati avanti", con la posa accanto al monumento dei caduti di una penna scolpita donata dal gruppo Alpini di Pecorara. «Quanti nomi di giovani incisi nei monumenti – ha proseguito Albertini - espressione visibile che richiama alle migliaia di vite sacrificate perché dopo secoli e secoli, anche prima dell’epopea risorgimentale, si avverasse finalmente quel sogno che si chiama Italia nei suoi naturali confini».

Rinnovando la riconoscenza nelle Forze Armate, «testimonianza della nostra identità di Nazione e di quell’irrinunciabile patrimonio di sentimenti morali e civili che si chiama Patria e risponde al nome di Italia», il sindaco ha concluso il suo intervento citando le parole dedicate ai caduti da Giovannino Guareschi: «Quando un soldato muore, il suo corpo rimane aggrappato alla terra, ma le stelle della sua giubba si staccano e salgono in cielo ad aumentare di due piccole gemme il firmamento».

Dopo il canto dell’Inno Nazionale, il significativo contributo alla cerimonia da parte degli alunni della scuola primaria di Trevozzo che, nelle scorse settimane, accompagnati dal prezioso supporto di tutti gli insegnanti nell’ambito del progetto di Educazione alla Cittadinanza Attiva, hanno svolto un lavoro di approfondimento sul significato di questa giornata, sui valori della pace, della non violenza, del sacrificio e della libertà. Partendo dalla lettura delle poesie "Luce, pace, amore" di Laurence Housman, "Ho dipinto la pace" di Talil Sorek, "Sorridere alla vita" di Batista Cherubini e "Dopo la pioggia" di Gianni Rodari, che sono state recitate durante la cerimonia, gli alunni hanno elaborato una serie di riflessioni sui temi e sui valori della giornata e dei suoi richiami al messaggio che "la pace non è un optional".

Le celebrazioni in Alta Val Tidone proseguiranno domenica 19 novembre a Genepreto, con la Santa Messa presso la chiesa, con la deposizione della corona d’alloro e la presentazione del libro "A ricordo dei caduti di Genepreto".

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