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Nuove attività / Bettola

Orti e fattoria didattica, presto l'agriturismo: «Caslasca il luogo ideale dove vivere»

Dalla Brianza al "villaggio" ristrutturato a Caslasca di Sotto di Bettola, dove Roberta Cassia e le due figlie Maria e Sara hanno dato vita a "Il giardino degli alberi maestri”

Un’attività prettamente al femminile, quella de "Il giardino degli alberi maestri”, a Caslasca di Bettola. Da queste parti si danno da fare Roberta Cassia, madre di due ragazze, Maria (24 anni, a sua volta mamma della bimba Iris) e Sara Castagna (21). Vengono da Montevecchia, provincia di Lecco, e si sono trasferite in Valnure nel 2021, pochi giorni dopo la maturità di Sara. Il marito di Roberta e padre delle ragazze, Giovanni, lavora in giro per l’Italia e le raggiunge nel weekend.

«Cercavamo da circa un anno un luogo ideale dove vivere - spiegano il “cambio di vita” tutte e tre - Caslasca di Sotto a Bettola è il luogo che ci ha convinto di più, rispetto ad altre realtà di Lombardia ed Emilia. Le strutture già c’erano, in passato era un’azienda agricola e poi un luogo che ha ospitato corsi di yoga». La famiglia ha ristrutturato e riadattato gli edifici, che oggi costituiscono quasi un piccolo villaggio, in un’area complessiva da 17 ettari.

«Abitavamo in un paesino di collina che ha più o meno gli stessi abitanti di Bettola - spiegano Maria e Sara - non siamo proprio persone che amano la città. La Brianza è cambiata molto negli ultimi vent’anni e noi apprezzavamo altre realtà. Da quando siamo qui la qualità della nostra vita si è alzata notevolmente e Bettola è un comune che ha tutti i servizi che servono, più del nostro paese d’origine».

Le due ragazze sono piene di idee e di cose da fare. Sara si occupa di due orti, di cui uno per le piante aromatiche e officinali (e un terzo è in arrivo, dedicato alla lavanda), tutti biologici, che seguono i principi della biodinamica, le tecniche della rotazione e della consociazione tra diverse realtà di piante. A breve pensa di occuparsi anche di apicoltura. Tra qualche mese apriranno anche l’agriturismo: per il momento stanno facendo dei test con gli amici, in attesa della partenza vera e propria. Ci sono anche gli alberi da frutto. Se le avanza un po’ di tempo libero, ama camminare lungo i tanti percorsi bettolesi della piattaforma “Trail Valley”.

Vivono qui anche due cani, due gatti, due cavalli, un pony, tre asini, quattro galline, cinque capre e tra non molto arriveranno anche le pecore. Maria si occupa di loro e della fattoria didattica, organizza attività per bambini e per adulti. C’è spazio anche per il pensionamento dei cavalli altrui e vengono organizzate esperienze di trekking nei paraggi.

Come mai un nome così particolare per l’attività? «Quando siamo arrivati qui per la prima volta - ricorda mamma Roberta – notai subito una quercia all’ingresso. Pensai subito già al nome per questo luogo. Non importa che sia lungo, è quello giusto. Ci sono diverse querce antiche e belle nei paraggi. Il legame con gli alberi e con il bosco è centrale nella nostra fattoria didattica». L’agriturismo (vegetariano) attende invece l’espletamento di alcune pratiche burocratiche: l’obiettivo è quello di aprirlo per l’estate, mentre Maria è già pronta per le sedute olistiche.

È stata Roberta, architetto, a dare il “la” a questa fuga dalla Lombardia. «Desideravo andarmene, era venuto il momento. La nostra casa e il paese conservavano ancora il loro fascino, le relazioni umane e la progettualità che si potevano sviluppare lì, sono venute meno. Volevo tentare di ricostruire in un luogo nuovo, a contatto con la natura, un’accoglienza diversa, recuperare la voglia di ospitare con cura qualcuno, offrendo uno sguardo nuovo nei confronti degli animali, del bosco, della gestione degli orti. Sviluppare le nostre passioni e tradurre in un unico posto tutte le competenze che abbiamo acquisito negli anni: quella per i cavalli di Maria, quella per l’orto e per gli animali di Sara e la mia per le piante».

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