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I sindacati della polizia penitenziaria: «Totale indifferenza da parte della direzione del carcere»

Nella mattina del 10 ottobre, davanti al carcere delle Novate, si è svolta una manifestazione dei sindacati della polizia penitenziaria contro la direzione del carcere per i diritti a favore del personale della Polizia Penitenziaria

Nella mattina del 10 ottobre, davanti al carcere delle Novate, si è svolta una manifestazione dei sindacati della polizia penitenziaria contro la direzione del carcere per i diritti a favore del personale della Polizia Penitenziaria. Alla manifestazione non hanno partecipato OSAPP e UIL PA. 

Questo il comunicato: «A causa del pesante clima lavorativo instauratosi presso la casa circondariale di Piacenza, da anni al centro di una gestione discutibile e di scarsa attenzione da parte degli organi dell’Amministrazione Penitenziaria. Attese le condizioni di gravissima   precarietà senza alcun rispetto degli standard minimi di sicurezza in cui il personale di polizia penitenziaria sta  operando, le   OO.SS. di categoria manifestano per la scarsa attenzione dell’Amministrazione Penitenziaria verso la struttura della Casa Circondariale di Piacenza.

Nello specifico si denuncia quanto segue:

1) Mancato  rispetto  della  C.A.R.  del 13  Giugno 2016  , violazione artt.30 e  33 D.P.R.82/89   e   art.8.   7 , A.Q.N.   – programmazione   dei   servizi mensili   del personale  di Polizia Penitenziaria entro i  termini previsti ( 7 giorni prima  della fine del  mese precedente ) e  mancanza  anche  del  dettaglio  orario , cosa che  persiste ancora!

2)  A niente  sono  avvalse  nel  tempo  le  continue  invocazioni  delle OO.SS.  ad  una nuova “Organizzazione  di lavoro” e  al  Benessere  del Personale. Pur  essendo consapevoli  dei  diversi  incarichi  che  Ella ricopre, una gestione personalistica  che esclude qualsiasi partecipazione dei  rappresentati del  personale riteniamo non  fosse il  modo  migliore per inquadrare al meglio la relativa gestione.

3) Violazione disposizioni relative alla mobilita’  interna, con mancati interpelli, rappresenta un modo evidente considerare a torto di come l’aver fatto parte di un posto  cd. “fisso” non  può rappresentare una  limitazione perenne.

4) Le  motivazioni  inique  sulla scelta del   personale da  inviare quotidianamente  presso il  locale NN.TT.PP. , rappresentano una violazione per chi è un’unita’ flessibili posta in graduatoria, che, come da accordi pattizi sottoscritti, hanno  privilegiato  alcune categorie  di  dipendenti  in  danno  di altre.

5) Le  UU.OO. e l’ assenza  di  riferimenti gestionali, certifica ulteriormente l ‘ intenzione di non trattare l’argomento, malgrado   da più parti è stata richiesta la rivisitazione delle stesse e la creazione di una 3 UU.OO.  presso  l’ “area esterna“.

​6) Discutibile movimentazione  annuale del  25% di personale  di Polizia Penitenziaria soggetto  a  mobilita’ cosi come  previsto  dal  P.I.L.  da un coordinamento all’altro, dove  si  registra presso  la  II  UU.OO. una "conduzione familiare  nelle scelte" e dove  vi è personale  che da ben  5 anni risulta  essere  tra gli “intoccabili”, violando le  pari  opportunità del  restante personale  che  ha  manifestato, in svariato modo, il loro perdurante malcontento.

7) Incarichi  sostituiti Vice  Coordinatori  assegnati , non vengono formalizzati e  non rispettano i principi di comunicazione alle  OO.SS. (informazione successiva).

8) Il Block House , primo filtro della sicurezza  dell’ Istituto, è  presidiato  da  una  sola unità , la quale, oltre  a  dovere  vigilare  sugli ingressi/uscite dalla sede a vario  titolo, deve ottemperare alla compilazione di   numerosi   registri, malgrado fosse stato segnalato più volte la necessità di installare un PC, al pari di quasi tutti gli Istituti al passo coi tempi e con una modernizzazione sempre più avvertita, ma, nonostante tutto, a nulla sono solo avvalse  le  rivendicazioni.  La  portineria Carraia è  il  secondo servizio armato  in cui ci si  imbatte , effettuato  anch’esso  da una  sola  unita’ che controlla  ed  annota  tutti  gli  ingressi e  le  uscite  verso  il  reparto  detentivo, anch’esso  privo  di PC , rallentando notevolmente gli ingressi causa autorizzazioni in cartaceo  che spesse volte vanno addirittura smarrite.  A  tutte queste  mansioni basilari   i   mezzi in ingresso/uscita   non   possono essere   controllati! L’istituto necessita di un urgente informatizzazione   a   tutti   i   livelli   in   modo   da semplificare  la  trasmissione  delle  informazioni  a  tutti  i  livelli   tra  un’area  e l’altra, mal comprendendo i motivi di una simile riottosità nel voler programmare informatizzazione del sistema in questione?

9) Omogenea e  razionale distribuzione  del  personale  in  servizio  all’interno  delle sezioni  detentive  che  si  trova  a  dover  affrontare  in  solitudine  la  gestione dei detenuti, con  assoluto  rispetto  dell’anzianità  di servizio!

10) La questione relativa allo straordinario, merita approfondimenti.

11) La gestione del personale del N.T.P..

12) La carenza igienica dei posti di servizio.

13) La chiusura ormai costante dello spaccio agenti.

14) La mensa di servizio che continua ad essere insalubre.»

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