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Il recupero

Il restauro della Quiete di Carena nella Ricci Oddi

Avverrà in galleria il restauro della tela grazie al contributo di Banca Intesa Sanpaolo

Avverrà in Galleria il restauro della grande tela di Felice Carena del 1921, Quiete. A partire dal 27 marzo e sino al 10 maggio, nelle mattine di mercoledì e di venerdì il restauratore Giuseppe De Paolis sarà al lavoro sulla grande tela nel laboratorio allestito per l’occasione all’interno della Sala Irolli della Pinacoteca piacentina; il pubblico avrà così l’occasione di assistere in diretta all’intervento e di seguire le diverse fasi del restauro. Un’occasione di conoscenza, dunque che consentirà ai visitatori di vedere quanto solitamente avviene nel “dietro le quinte” dei musei; un’opportunità pensata anche per stimolare la consapevolezza di quante cure e attenzioni richiedano le opere d’arte e ricordare alla nostra epoca digitale come un dipinto sia prima di tutto un oggetto materico, fatto di legno, tela, colori.

L’intervento di Giuseppe De Paolis si focalizzerà in particolare sul consolidamento della superficie pittorica interessata da una estesa craqueleure a reticolo e sulla pulitura del dipinto, che – come di consueto - sarà preceduta da test volti a individuare il corretto dosaggio della componente solvente al fine di evitare il rischio di interventi troppo radicali e aggressivi. Secondo quanto richiesto dalla normativa vigente, il progetto di restauro è stato autorizzato dalla Soprintendenza e sarà seguito, oltre che dalla direzione della Galleria, dal funzionario di riferimento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, la dottoressa Anna Còccioli Mastroviti. Datata al 1921, la grande tela di Felice Carena Quiete (cm 150 x 181) viene esposta dall’autore alla Biennale di Venezia dell’anno seguente ed è quindi acquistata da Giuseppe Ricci Oddi per la sua collezione in quella stessa occasione. Tra le quattro opere dell’artista presenti presso la Galleria piacentina, Quiete rappresenta senz’altro il dipinto più ambizioso e non solo in virtù delle sue dimensioni importanti: esibendo una maestosa solidità costruttiva, Carena allestisce una scena all’aperto, dove nell’atmosfera tranquilla di una natura generosa nudi di donna coesistono con una coppia di giovani pastorelli: la memoria dei concerti campestri della grande pittura veneta del Cinquecento si intreccia a citazioni dalla Colazione sull’erba di Manet e a suggestioni da Gauguin, in un’immagine che lascia volutamente affiorare il serrato dialogo con i grandi maestri, dal Rinascimento alla modernità. Il restauro di Quiete è reso possibile dal sostegno di Intesa Sanpaolo.

Il restauratore Giuseppe De Paolis sarà al lavoro in Galleria: dal 27 marzo al 10 maggio, nelle mattine di mercoledì e venerdì.

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