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La presentazione

Nuovo sito e nuovo logo per la galleria Ricci Oddi

Il presidente Veneziani: «Volevamo dare una veste più “pop” alla galleria». Tarasconi: «Un primo passo». Reggi: «Sappiamo dei problemi strutturali, non saremo insensibili su possibili interventi»

«Volevamo dare una veste più “pop” alla Ricci Oddi». Così Jacopo Venziani, presidente della galleria d’arte moderna di via San Siro, ha presentato alla cittadinanza il nuovo logo e il nuovo sito internet della Ricci Oddi. «Un sito più agile, più accessibile, maneggevole, per una galleria contemporanea nuova. Ci serviva una vetrina della bottega migliore per esporre la nostra merce, ora l’abbiamo». L’agenzia di comunicazione pesarese “Ma.design” si è occupata del sito e anche del nuovo logo, in bianco e nero.

«Nella Ricci Oddi - ha preso la parola il sindaco Katia Tarasconi - c’è un grande lavoro di squadra. Senza Fondazione di Piacenza e Vigevano e Banca di Piacenza tutto sarebbe abbastanza impossibile. Veneziani era titubante all'inizio, quando gli abbiamo proposto di fare il presidente della Ricci, perché non gli abbiamo dato un mandato semplice. Lo sappiamo, la galleria ha un potenziale, ma non è semplice da sviluppare. Ora, con la trasformazione della galleria in "fondazione", le cose cambiano. Il sito internet serviva: se dobbiamo essere attrattivi, dobbiamo essere appetibili online, saperci vendere. Non troveremo altri Klimt nascosti, quindi dobbiamo prepararci per il futuro». Tarasconi ha ricordato i problemi strutturali della galleria, alle prese con locali che meritano una ristrutturazione e un restyling, con muri scrostati, umidità e problemi di vario genere. «Ho portato mia mamma in galleria sabato scorso – è la confidenza del primo cittadino - e le ho detto di guardare solo i quadri, non i muri. Come tutte le cose importanti dobbiamo fare un passo alla volta e noi questa maratona l'abbiamo iniziata bene».

«Da adesso in poi - è la promessa di Roberto Reggi, presidente della Fondazione - sarà tutta un’altra storia. Si potranno reperire più risorse da sponsor e privati. La collaborazione di “Rete Cultura Piacenza” è sempre più intensa e anche sul “tema muri” sappiate che non saremo insensibili». Giuseppe Nenna (presidente della Banca di Piacenza) ha definito un «grande successo» la rete culturale che l’istituto di via Mazzini, il Comune, la Fondazione e la Diocesi hanno messo insieme: «Noi facciamo la banca, ma facciamo anche cultura». «La trasformazione in fondazione – ha precisato Veneziani - è stata pensata anche per rendere la Ricci Oddi più accessibile ai donatori. I piacentini più ricchi - ha scherzato - possono sostenerci».

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