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Venerdì, 26 Aprile 2024
Family Day Comitato di Piacenza

«Sull'educazione sessuale a Piacenza non vengono rispettate le disposizioni del Ministero»

L’associazione si unisce al gruppo di genitori del liceo Colombini che dice no al corso tenuto da Arcigay Piacenza Lambda. «La scuola non deve imporre visioni di parte»

«Sull'educazione sessuale a Piacenza non vengono rispettate le disposizioni del Ministero». Ad intervenire sul tema con una nota stampa, l’associazione Family Day - Comitato di Piacenza. «Esiste una nota del Ministero dell’Istruzione - scrive - che impone alle scuole di acquisire il consenso informato nel caso di attività extracurricolari, le famiglie devono essere tempestivamente informate di attività facoltative tenute dalla scuola in aggiunta ai normali programmi di studio. La Costituzione italiana ed eminenti Dichiarazioni internazionali sanciscono che la responsabilità dell'educazione dei figli è dei genitori e che la scuola collabora con le famiglie nell’educazione dei figli, la scuola italiana è aconfessionale ed apartitica e deve rispettare le sensibilità e i valori di tutti i suoi alunni e delle loro famiglie. L'ambito sessuale in particolare, facendo parte della sfera più intima dell'uomo, soprattutto dei giovani in età evolutiva, richiede, come riportato nei Patti di corresponsabilità delle scuole italiane, un dialogo aperto, trasparente e approfondito con le famiglie».

«Tutto ciò premesso - prosegue la nota - il Liceo Colombini di Piacenza ha dato il via a un corso di educazione sessuale tenuto da Arcigay Piacenza Lamba insieme a una ginecologa dell’Ospedale di Piacenza con la perdita di ben 11 ore di lezioni curricolari, nel corso di un anno scolastico in cui causa Covid vi sono state difficoltà e rallentamenti. Arcigay Piacenza Lamba è una associazione con una ben precisa visione di parte, che sostiene l'agenda Gender definita da papa Francesco una follia e che si schiera politicamente così come ha fatto sostenendo la proposta di legge Zan sull’omofobia poi non approvata dalle camere, senza chiedere il consenso informato. Non si vuole qui discutere della visione che dell’uomo e della sessualità ha la singola persona o la singola associazione che ovviamente ha pieno diritto ad esprimere le proprie convinzioni, si vuole però richiamare con forza i servizi pubblici e in questo caso la scuola a rispettare le disposizioni della pubblica amministrazione, oltre che le sensibilità di tutti i cittadini».

«Un gruppo di genitori del Colombini – aggiunge l’associazione - ha perciò detto di no al corso di educazione sessuale tenuto da Arcigay Piacenza Lambda e dopo aver cercato un dialogo con il Preside ha preso carta e penna per scrivere al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale chiedendo un concreto ed immediato intervento, affinché da un lato siano ripristinate le regole della vita scolastica e del pluralismo tramite il coinvolgimento previo delle famiglie e dall’altro si metta un netto argine alle derive ideologiche». «Ci uniamo al gruppo dei genitori  -conclude la nota -  dando la necessaria rilevanza pubblica alla questione per ribadire che l'educazione dei figli spetta alle famiglie e che la scuola non deve imporre visioni di parte che hanno il gusto di indottrinamenti di nefasta memoria tanto che papa Francesco definisce tutto questo una dittatura del pensiero unico.

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