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“Vaccini nelle aziende”, saranno due-tre hub all’interno dei poli già attivi

Si attende il via libera per partire con l'attività di somministrazione

L'Emilia-Romagna aspetta il segnale del generale Figliuolo («Si è anche inalberato l'altro giorno, dice che darà lui il via», testimonia l'assessore regionale Raffaele Donini) ma avverte: gli hub aziendali saranno "centri aggregati tra diverse aziende", anche per motivi di privacy, e saranno uno per provincia o poco più. «Non possiamo diventare l'Amazon dei vaccini, distribuire a mille realtà 20 o 30 dosi ciascuna» avverte Donini, in commissione regionale per gli aggiornamenti sul piano vaccinale. «Perché con la dispersione rallenta il passo della vaccinazione - spiega l'assessore - la concentrazione l'abbiamo stimata su luoghi che tendono alle 500 dosi al giorno, poi non ci stiamo a formalizzare». Si tratta insomma di un ordine di grandezza e non di una quota tassativa. Inoltre l'hub aziendale «non può vivere solo dieci giorni per la propria popolazione poi sparire. Abbiamo pensato ad almeno due mesi di attivazione da quando ci darà il via il generale Figliuolo». Negli hub aziendali, gestiti a spese dei privati (solo le dosi sono fornite dal pubblico), potranno essere vaccinati anche i lavoratori di aziende collegate. Comunque «altre aziende hanno deciso di usare i nostri hub». Per quanto riguarda la quantità dei centri «l'idea di uno per provincia potrebbe essere una idea di minima ma nulla vieta che possano essere più di una», dice ancora l'assessore. In ogni caso tra oggi e domani dovrebbero arrivare le linee guida nazionali, che lunedì avranno l'ok della giunta regionale. Ma «abbiamo motivo di ritenere con non dovremo riscrivere molto», sottolinea ancora Donini. È la direttrice dell'assessorato Licia Petropulacos a precisare che gli hub aziendali dovranno fare i conti anche con le indicazioni del Garante della privacy. Per questo sarà probabile che si creino «centri aggregati tra diverse aziende». Ma chi sceglie di vaccinarsi in azienda potrebbe falo anche in «box dedicati nei nostri hub». «Non siamo lontani dall'avvio di queste attività ma ci sono ancora complessità», sottolinea ancora la dirigente.

AGENZIA DIRE

A Piacenza, ad esempio, si pensa proprio di installare due-tre box in uno dei centri vaccinali della città a disposizione delle associazioni Confindustria, Confapi e Cna, con personale loro dedicato all’attività di somministrazione.

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