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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

'Affaire Canile': il Comune diffida formalmente l'Arca di Noè. Il Tribunale è vicino?

L'associazione Arca di Noè è stata raggiunta in questi giorni da una diffida formale da parte dell'Avvocatura Comunale. La presidente: "Al Comune fa male la verità e chi ha il coraggio di parlare"

Non accenna a placarsi la 'guerra' che da mesi vede il Comune e Iren in lotta con l'associazione di volontari Arca di Noè. Il 'pomo della discordia' è la gestione del canile comunale di via Bubba.

'LA GUERRA' - La questione ha inizio con un comunicato dell'assessore Katia Tarasconi, del 14 gennaio, che commenta la petizione presentata all'Ufficio Protocollo dall'associazione Arca di Noè riguardante la condizione dei cani ospiti del canile, dichiarando che il Comune ha sempre rispettato il regolamento vigente e a dimostrazione cita la visita in via Bubba, con esito positivo, dei Nas. L'Arca invece, ritiene che i cani siano in una condizione da migliorarsi assolutamente, per esempio l'associazione denuncia le rigide temperature a cui sono sottoposti i cani che rimarrebbero anche bagnati per alcune ore dopo la pulizia dei box con getti di acqua fredda. 

A dimostrazione pubblica e diffonde un cartellone-volantino che riporta alcune fotografie che denunciano la situazione. Il IlPiacenza.it pubblica il comunicato il 19 gennaio. Si arriva così al 27 gennaio quando sul quotidiano Libertà si ventila l'ipotesi che il Comune stia pensando di denunciare l'associazione per la diffusione via web di comunicati diffamatori e per il cartellone, a detta, dell'Amministrazione Comunale, riportante fotografie mendaci. A questo punto l'associazione animalista replica, di nuovo, su IlPiacenza.it il 28 gennaio. E all'ipotesi di una azione legale del Comune risponde con queste parole: "Se il benessere dei cani passa anche attraverso la diffusione di immagini forti, un'azione legale non fermerà la nostra denuncia".

Questi i precedenti che portano a marzo, infatti nei giorni scorsi l'associazione Arca di Noè ha dovuto respingere, tramite il proprio legale di fiducia l'ennesima diffida fatta pervenire dagli enti responsabili della conduzione del canile di Piacenza.

LA DIFFIDA DI IREN - E dichiara quanto segue: "Evidentemente 'infastiditi' dalle iniziative che hanno messo in luce le gravi inefficienze gestionali della struttura di via Bubba. Già all’inizio del mese di febbraio l’associazione Arca di Noè, che coordina i volontari presso il canile da oltre 10 anni, con il compito  - fra gli altri - di vigilare sul benessere degli animali, veniva formalmente diffidata da IREN che diffida l'Arca dal formulare accuse o addebiti gratuiti ed infondati nei confronti dell’operato della Società. Iren che, al contempo si riservava di agire per il risarcimento dei danni.

Nell'occasione l’associazione Arca di Noè replicava respingendo con forza la diffida di Iren ed invitando, anzi, la stessa, quale soggetto incaricato dal Comune nella gestione del servizio, ad attivarsi fattivamente per ovviare ai persistenti e gravi inconvenienti segnalati sin dall’inizio della stagione invernale.

LA DIFFIDA DEL COMUNE - "Recentemente l’atteggiamento di ostilità da parte delle istituzioni nei confronti di Arca di Noè, ha assunto toni reazionari, nell’intento, evidentemente, di soffocare le voci del legittimo dissenso. E' giunta, infatti, all’indirizzo dell'associazione un pesantissimo atto di diffida ad opera dell’Avvocatura Comunale che, su incarico dell’Assessorato competente, attacca duramente l'operato di Arca di Noè con riguardo alle iniziative intraprese allo scopo di salvaguardare la salute e la stessa sopravvivenza degli ospiti del canile comunale".

'VOGLIONO FARCI TACERE' - "Quindi, invece di prendere in considerazione e valutare con serena imparzialità i motivi sottesi alle denunce dei volontari, l’apparato della pubblica amministrazione tenta di sopprimere con ogni mezzo la loro libertà di parola e di critica, non esitando a formulare gratuite ed infamanti illazioni su “presunti” secondi fini perseguiti dall’associazione diffidata".

'CI NEGANO GLI ATTI PUBBLICI' - "Del resto tale presa di posizione, da parte dei rappresentanti del potere, è in linea con altre scelte di politica amministrativa, anch’esse volte a svilire ed annullare i compiti di vigilanza assegnati dalle leggi regionali alle associazioni animaliste in materia di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo. Sono state, infatti, immotivatamente respinte dall’Assessorato alla Tutela degli Animali le richieste di accesso agli atti pubblici formulate da Arca di Noè nell'esercizio dei suddetti compiti di vigilanza".

"In tal modo, impedendo le verifiche sul buon esito delle adozioni ed, in genere, sul rispetto della normativa in materia di anagrafe canina, si alimentano soltanto dubbi sulla regolarità dell’operato da parte degli enti responsabili, a discapito dei fondamentali principi di trasparenza e democrazia".

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