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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Investito in bici e accusato di essere drogato. Verbale sbagliato, il giudice lo assolve

Un 35enne era risultato positivo agli esami per la cocaina. Ma nella denuncia non c'era il referto del medico che negava lo stato di alterazione

E’ stato investito in bicicletta da un’auto, accusato di pedalare sotto l’effetto della cocaina, ma alla fine è stato assolto dal giudice. E’ la disavventura giudiziaria accaduta a un piacentino 35enne rimasto vittima di un incidente stradale nel marzo del 2011. L’uomo, difeso dall’avvocato Monica Testa, e accusato di guida sotto l’effetto di stupefacenti, è stato assolto dal giudice Ivan Borasi perché la polizia municipale gli ha contestato il reato basandosi solo sugli esami del sangue e delle urine e non anche sul referto medico che indica lo stato di alterazione. In particolare, quest’ultimo indicava che l’uomo non era affatto alterato.

Dopo l’incidente, il 35enne era stato trasportato in ospedale. Il conducente dell’auto e il ciclista erano stati sottoposti agli accertamenti per l’eventuale presenza di alcol e droga nel sangue. Il ciclista è risultato positivo. Il Codice della strada, però, prevede che siano due gli elementi per contestare il reato: gli esami di sangue e urine e il referto del medico sull’alterazione. Il pm Gerardo Guidone aveva chiesto la condanna, ma il giudice ha assolto il ciclista.

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