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Cultura

La scala: "macchina scenica” dal barocco all’età neoclassica, nei palazzi storici e dell’alta aristocrazia

La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza in occasione dell’anno Europeo del Patrimonio Culturale promuove, sabato 19 maggio, una giornata di studi dedicata al tema della scala

La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza in occasione dell’anno Europeo del Patrimonio Culturale promuove, sabato 19 maggio, una giornata di studi dedicata al tema della scala, vera e propria “macchina scenica” dal barocco all’età neoclassica, nei palazzi storici e dell’alta aristocrazia. Il convegno che ha ottenuto il marchio dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, si svolge dalle 10 alle17 a Palazzo Rota Pisaroni (Via S. Eufemia, 13) ed è inserit nel calendario ufficiale delle manifestazioni previste nel 2018, in coincidenza con la Festa dei Musei. Con questa iniziativa la Soprintendenza intende far conoscere e valorizzare l’ampio e sconosciuto capitolo della scala anche in relazione alle coeve soluzioni proposte nelle altre città emiliane, di cui si fornirà ampia documentazione nel volume degli Atti; concentrare l’attenzione su uno straordinario capitolo di storia dell’architettura a Piacenza e sul territorio fra barocco e l’età neoclassica; indagare i rapporti ed i legami delle maestranze locali con gli architetti attivi sulla scena nazionale; costruire un capitolo, quello del restauro dell’architettura della scala, che ancora attende di essere scritto.

IL PROGRAMMA

Indirizzi di saluto, Massimo Toscani, Presidente Fondazione di Piacenza e Vigevano - Anna Còccioli Mastroviti, Soprintendenza ABAP per le province di Parma e Piacenza - Giuseppe Baracchi, Presidente Ordine Architetti P.P.C. della provincia di Piacenza.

10.00 Prolusione di Anna Maria Matteucci, Professore emerito di storia dell’architettura e di storia dell’arte medievale e moderna dell’Università degli studi di Bologna e Interventi di:

- Camilla Burresi, Soprintendenza ABAP Pr e Pc con Marcello Spigaroli, architetto: Lo scalone di palazzo Mulazzani-Maggi: riscoperta di una perfetta macchina scenica attraverso il restauro,

- 10.40 Marina Ferrari, architetto, Soprintendenza ABAP Pr e Pc: Lo scalone della Rocca Sanvitale in Sala Baganza (Pr): I recenti interventi di consolidamento e restauro,

- 11.00 Alessandra Barbieri, architetto. Il restauro e lo scalone di palazzo Landi dei Tribunali,

Dopo la pausa caffe si riprende con Paola Madoni, architetto, Soprintendenza ABAP Pr e Pc: Lo scalone del Collegio delle Orsoline a Fidenza (Parma),

- 12.00 Cristian Prati, architetto, Soprintendenza ABAP Pr e Pc, Appunti sugli scaloni dei palazzi nobiliari a Cremona

- 12.20 Anna Còccioli Mastroviti, storico dell’arte, Soprintendenza ABAP Pr e Pc. “Per fare le scale proportionate & commode” (G.A. Rusconi 1590) scale e scaloni nei palazzi nobiliari

- 12.40-13.15 discussione

Nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 17.00 si svolge la visita guidata allo scalone d’onore di palazzo Mulazzani Maggi, a cura di Camilla Burresi, architetto Soprintendenza ABAP Pr e Pc, Ilaria Fanzini architetto, Arianna Rastelli e Roberta Ferrari restauratrici. Dalle ore 14.30 registrazione degli iscritti.

La scala, peculiarità del palazzo nobiliare a Piacenza dal Rinascimento a tutta l’età neoclassica – si legge nella presentazione dell’evento - offre soluzioni di grande interesse progettuale, vere e proprie invenzioni teatrali messe a punto ben prima dell’arrivo e dell’operare, in città e nel ducato farnesiano, di Ferdinando Galli Bibiena noto e acclamato inventore di scene teatrali illusionistiche e ricche delle più inattese prospettive che ottennero largo successo di pubblico da Bologna alle corti d’Europa. “Città di palazzi” (Matteucci 1979); a Piacenza già dalla prima metà del Seicento e poi per tutto il secolo successivo, si registra una vivace res aedificatoria, cui concorsero architetti e capi mastri locali e forestieri che crearono soluzioni architettoniche in spazi reali di tale straordinaria complessità da esemplificare e trasporre nella realtà architettonica le ardite soluzioni prospettiche dipinte sul piano dai Bibiena. A Parma e a Piacenza sono numerosi i palazzi che fra la prima metà del Seicento e la metà del secolo successivo si dotano di scaloni grandiosi, spesso abilmente inseriti in edifici preesistenti e/o ampliati e ristrutturati, ma sempre con un assoluto controllo della qualità dello spazio creato ex novo. Il riferimento è, fra gli altri, a Parma a palazzo Tarasconi al cui interno si conserva una straordinaria scala ovata, di impianto cinquecento e di cultura vignolesca, oltre al monumentale scalone barocco; allo scalone del seicentesco palazzo Sforza di Santa Fiora, poi Sanvitale e alla bella scala della Rocca Sanvitale a Sala Baganza. Il tema è unico: salire dal portico terreno al piano nobile. Le soluzioni sono le più varie, come bene esemplificano, a Piacenza, i casi dei palazzi Baldini Radini Tedeschi; Mulazzani Maggi e Douglas Scotti di Vigoleno, Cavazzi della Somaglia, Chiapponi Scotti di Castelbosco, Marazzani, Casali, Anguissola Scotti di Grazzano. Gli scaloni dei palazzi nobiliari piacentini costituiscono un vero e proprio “genere” e la loro evoluzione tipologica, formale, costruttiva necessita di uno studio approfondito.

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