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Economia

Camera di Commercio, ok al bilancio 2014 ma si chiude con un negativo di 600mila euro

Il disavanzo è derivato da un risultato della gestione corrente negativo per 939.782 euro ma parzialmente compensato dai risultati della gestione finanziaria e della gestione straordinaria che hanno invece avuto segno positivo

Il presidente Giuseppe Parenti ha illustrato al consiglio camerale il bilancio d’esercizio per il 2014, che ha chiuso con un risultato d’esercizio negativo per 599.807 euro. Il disavanzo è derivato da un risultato della gestione corrente negativo per 939.782 euro ma parzialmente compensato dai risultati della gestione finanziaria e della gestione straordinaria che hanno invece avuto segno positivo.

Dal lato delle entrate correnti è stata registrata una contrazione rispetto al 2013 pari a 2,39 punti percentuali dovuta al calo sia del diritto annuale incassato che dei diritti di segreteria, a cui però si sono contrapposti l’incremento di trasferimenti dal fondo di perequazione nazionale per progetti realizzati dall’Ente e l’aumento dei proventi dalle attività di mediazione, arbitrato e verifica metrica.

Sul fronte degli oneri correnti ha pesato in misura significativa l’aumento del fondo di svalutazione crediti (per diritti annuali non ancora versati, sanzioni ed interessi) e – anche se in misura meno importante- l’aumento delle somme utilizzate per interventi economici (ovvero a sostegno di progetti per il territorio e le imprese).

Il disavanzo viene coperto attingendo agli avanzi patrimonializzati. Nel corso della descrizione del bilancio è stato rilevato il leggero peggioramento di alcuni indici (indice di rigidità economica, margine di tesoreria e margine di struttura) che risultano però ancora in territorio ampiamento positivo.

Con queste premesse il Collegio dei revisori dei conti ha approvato il documento contabile ed altrettanto ha fatto, all’unanimità, il Consiglio.

Puntuale l’osservazione del Consigliere Mario Spezia che ha sottolineato come, a fronte di una decisione centrale che ha ridotto le risorse a disposizione delle Camere di commercio, comunque vadano messi in campo interventi di riduzione delle spese i cui risultati debbono essere riversati alle casse dello Stato.

L’incontro ha anche offerto al Presidente la possibilità di ribadire che, al momento, non c’è ancora nessuna certezza in ordine alle prospettive future della Camera di commercio. Si è in attesa di conoscere gli sviluppi dell’iter legislativo della riforma della Pubblica amministrazione.

Di positivo vi è stata la firma dell’Accordo di collaborazione tra il sistema camerale e la Regione Emilia Romagna che ha messo in luce nuove prospettive di lavoro per le Camere di commercio.

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