Risparmi dei lavoratori stranieri: 5,8 milioni da Piacenza all'Ecuador, 7mila euro in Cina. MAPPA

In direzione di quali Paesi e a quanto ammontano le rimesse dei cittadini stranieri che lavorano a Piacenza? Nel solo anno 2021, ad esempio, sono usciti complessivamente 57,6 milioni di euro dalla nostra provincia, attraverso canali legali come Western Union, banche e altri money transfer. A ricevere l'importo più consistente dagli immigrati del territorio locale è l'Ecuador, che in dodici mesi ha raccolto 5,8 milioni di euro.

Ma cosa s'intende con "rimessa"? Il termine indica la parte di reddito risparmiata da un lavoratore straniero e inviata al suo nucleo familiare nel paese di origine. I dati - raccolti e aggiornati dalla Banca d'Italia - riportano i trasferimenti di denaro all'estero regolati tramite istituti di pagamento o altri intermediari autorizzati senza transitare su conti di pagamento intestati all'ordinante o al beneficiario (regolamento in denaro contante).

Le rimesse da Piacenza - In vetta alla classifica 2021 troviamo l’Ecuador, che svetta con 5,8 milioni di euro inviati. Sul podio anche Marocco (5,6 milioni) e India (5,5 milioni). Poi Senegal (4,5), Pakistan (4,5), Romania (3), Nigeria (2,6), Ucraina (2,5), Filippine (2,2), Costa D’Avorio (1,8).

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Gli stranieri residenti in provincia di Piacenza al 1° gennaio 2021 sono 42.676 e rappresentano il 15% della popolazione residente. Mediamente quanto inviano a casa? Gli ecuadoriani che risiedono qui sono 2mila nel territorio. La quota di trasferimenti pro capite di questa comunità è di circa 2900 euro all’anno. I marocchini circa 1272 euro, gli indiani 2200. I Paesi più vicini all’Italia ricevono meno risorse: è più facile viaggiare e trasferire i soldi in altri modi, senza ricorrere a money transfer.  

Quanti soldi sono usciti dal 2005 a oggi

Sono 535 i milioni di euro “emigrati” dal territorio Piacentino dal 2005 a oggi. Anche in questo caso il Paese che ha raccolto o spedito la cifra più consistente è l’Ecuador con 66 milioni di euro. Sul podio Romania (63 milioni) e Marocco (48 milioni). Poi India (43 milioni), Senegal (36), Albania (25), Ucraina (22), Brasile (18), Pakistan (15) e Nigeria (14).

Scomparse le rimesse dei cinesi

Non sono poche le anomalie che si possono riscontrare in queste “classifiche”. Quella più evidente coinvolge la Cina. Da Piacenza sarebbero partiti soltanto 7mila euro verso il Paese del dragone. Una cifra inverosimile, facendo anche solo un giro del capoluogo. Molte attività commerciali, negli ultimi anni, sono state acquistare da cittadini della Repubblica popolare cinese.

La Cina nel 2011 garantiva almeno un milione di euro di rimesse. Dai 542mila euro del 2017 si è drasticamente passati ai 60mila euro del 2018, ai 39mila del 2019, ai 24mila del 2020 e, come già segnalato, alle sole 7mila euro del 2021.

La flessione, che tocca ormai lo zero, non riguarda solo Piacenza. Il trend si è verificato un po’ in tutta Italia. In particolare a Roma e Milano e nella zona di Prato, dove vivono folte comunità cinesi. Secondo quanto riportato da Banca d’Italia nel 2017, i cinesi si servirebbero di sistemi di trasferimento non obbligati a fornire dati tracciabili. Le statistiche ne risentono e nel corso degli anni le segnalazioni sospette alla Banca d’Italia sui fenomeni di riciclaggio si sono susseguite. I cittadini cinesi potrebbero utilizzare money exchange non riconosciuti o ricorrere a monete digitali come i bitcoin.

(ha collaborato Linda Dotelli)