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«Ampliare l’orario degli accessi al pubblico di Acer». Ok alla mozione di Cugini (Pd)

Il capogruppo del Partito Democratico mette nel mirino il comportamento del presidente di Acer Patrizio Losi: «Ci sono 8mila euro di spese non necessarie: un nuovo logo aziendale, biglietti da visita, targhe, cartelli per i parcheggi, mobili per l’ufficio, e intanto il servizio per il cittadino è peggiorato»

Acer, ora a guida centrodestra, è finita nel mirino del Partito Democratico. Stefano Cugini, capogruppo Pd in Consiglio comunale, ha presentato una mozione – poi accolta all’unanimità dall’aula – in cui chiede di rivedere e ripristinare i vecchi orari di accesso al pubblico della società che gestisce le case popolari del territorio piacentino. Da lunedì 4 settembre gli sportelli di Acer sono infatti aperti al pubblico il lunedì dalle 8.45  alle 13.30 e il giovedì dalle 8.45 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30. Durante gli altri giorni della settimana, gli uffici ricevono esclusivamente previo appuntamento. Cugini ha sottolineato la limitatezza del nuovo orario rispetto al passato recente – e su questo la maggioranza gli ha dato ragione – ma è anche andato oltre, mettendo in risalto circa 8mila euro di spese di Acer. «Il nuovo presidente Patrizio Losi – ha spiegato Cugini - ha subito fatto rifare il mobilio del suo ufficio, cartelli e targhette per i parcheggi di presidente e assessore, biglietti da visita, 2500 euro solo per rifare il logo aziendale. Nel frattempo sono state diminuite le ore di apertura degli uffici. E il giorno di ricevimento del presidente Losi è proprio fissato nel giorno in cui tutti gli uffici dell’Urp sono chiusi: è una scelta all’insegna del “le faremo sapere”. Il servizio è retrocesso rispetto a prima. Meglio privilegiare i cittadini che l’arredamento del proprio ufficio».

«Per quanto riguarda gli orari – ha replicato l’assessore ai servizi sociali Federica Sgorbati - siamo a questo punto a causa di un pensionamento che ha modificato l’organico. Se ne era data comunicazione per tempo». «Il Comune di Piacenza – ha preso la parola Christian Fiazza del Pd - negli ultimi anni è passato da 1200 dipendenti a 600, e gli orari di apertura al pubblico non sono stati ridotti di un terzo come avvenuto ad Acer. La risposta dell’assessore non ci convince. Non condividiamo questa scelta di Acer». «L’osservazione di Cugini sul giorno di chiusura – è intervenuto anche Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) - è corretta, possiamo chiedere al sindaco di presentare il problema al presidente di Acer». «Quello che ci è stato segnalato da Cugini – ha commentato il sindaco Patrizia Barbieri - è di nostro interesse. Verificheremo se ci sono peggioramenti del servizio».

OK DAL CONSIGLIO AL NUOVO REGOLAMENTO DEI CANONI ERP

Nel frattempo il Consiglio comunale ha approvato – a favore tutta la maggioranza, contro l’opposizione, i 5 Stelle non hanno votato – il regolamento dei nuovi canoni degli alloggi popolari Erp. La Regione Emilia-Romagna ha infatti ritoccato i canoni, con un aumento del 108%, della fascia più debole (quella con la soglia dell’Isee fino a 7500 euro): l’ok prevede così l’aumento da 25 a 52 euro dell’affitto. Critiche al provvedimento imposto dalla Regione sia dalle minoranze che dalla maggioranza. «Stiamo parlando di famiglie – ha spiegato Luigi Rabuffi - che faticheranno a pagare questo aumento del 108%. Ci sono già tanti morosi in questa fascia, aumenteranno ancora di più. Che se lo voti l’Emilia Romagna questo provvedimento iniquo». «Attenti a dire – ha invece dichiarato Cugini del Pd - che le persone delle case popolari siano disperate, fa del male alle casse dell’ente criticare questo aumento». «Gli affitti sono i più bassi dell’Emilia – ha preso la parola Carlo Segalini della Lega Nord - non guardiamo solo all’aumento del 108%, stiamo dalla parte della gente che ne ha bisogno. Sono sconvolto dalla morosità di Acer, bisogna assolutamente recuperare».

«Questa situazione – è intervenuto anche Massimo Trespidi, capogruppo di Liberi - penalizza fortemente le fasce deboli. Incominciamo a dire che è la Giunta regionale la vera responsabile di questo aumento. C’è una piacentina in quella Giunta, l’assessore Paola Gazzolo, incominciamo a dirlo. C’era proprio bisogno di rivedere questi canoni? È una sperequazione che non aiuta le fasce deboli italiane. Non voteremo un provvedimento che aumenta la disuguaglianza. Forse è l’ora di accendere la luce sui compensi degli amministratori Acer di Piacenza, che si sono aumentati il compenso». La Regione è stata accattata anche dal centrodestra. «Abbiamo un assessore regionale e due consiglieri regionali del Pd a Bologna – ha detto Stefano Cavalli, capogruppo della Lega Nord -. È un provvedimento che viene dalla casa madre, dalla “rossa” Bologna». Forza Italia, per voce di Sergio Pecorara, ha chiesto all’assessore Federica Sgorbati di lottare sulla morosità». Stessa esortazione anche da Andrea Pugni del Movimenti 5 Stelle. «Ci aspettiamo che i nuovi amministratori di Acer si impegnino. È inaccettabile il livello di morosità».

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