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Bando di rigenerazione urbana della Regione, tra i fondi non c’è il Laboratorio Pontieri

L’Amministrazione puntava ad intercettare 1,5 milioni di euro (dei 3 complessivi) per la riqualificazione del Laboratorio Pontieri. Premiati Castelvetro e i comuni della via Francigena, bocciato il progetto del capoluogo

Scuole, biblioteche, edifici pubblici, parchi, piazze, edifici storici e spazi pubblici. E ancora, recupero di alloggi di proprietà pubblica e social housing. Ben 37 comuni e Unioni di comuni ammessi a contributo grazie al bando per la rigenerazione urbana per uno stanziamento complessivo di 36,5 milioni di euro. A partire da capoluoghi come Parma, Bologna, Ravenna, Rimini, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, fino ai Comuni nel Piacentino e in tutte le altre province, le amministrazioni hanno presentato strategie di riqualificazione ambientale e degli spazi urbani, e di riuso del patrimonio edilizio esistente per città più belle, verdi e vivibili, e per comunità attive e coinvolte.  Si tratta dei primi interventi conseguenti alla legge urbanistica regionale, approvata a fine 2017. Grazie ai fondi - 30 milioni di euro dal Fondo di sviluppo e coesione e 6,5 milioni dalla Cassa depositi e prestiti per l’housing sociale - la Regione finanzia piani promossi da Comuni singoli e associati o Unioni di Comuni per migliorare la qualità urbana e sociale dei centri abitati.  Ogni progetto avrà un sostegno fino a 2 milioni e mezzo di euro, con un co-finanziamento da parte dei Comuni che porterà a interventi per circa 100 milioni di euro.

In provincia di Piacenza i comuni premiati dal bando regionale sono Pontenure, Calendasco, Gragnano Trebbiense, Cadeo, Fiorenzuola d’Arda e Alseno che ricevono 1 milione di euro per il progetto “Francigena in comune” e 839 mila a Castelvetro Piacentino per il progetto “Castelvetro fra centro e periferia: proposta per la valorizzazione dello spazio collettivo”. Non c’è però il Comune di Piacenza tra i premiati: il capoluogo attendeva una risposta per la riqualificazione del Laboratorio Pontieri, l'area ex militare accanto a piazza Cittadella su cui l'ente punta molto. Nella stessa area la Provincia di Piacenza sta già costruendo due palestre per le scuole. Donini_CS rigenerazione urbana-2

Nel comunicato con cui la Regione motiva la scelta dei progetti premiati, sembra di leggere una sentenza nei confronti dei bocciati, fra cui il progetto del Comune di Piacenza. «La legge escludeva opere spot svincolate dal contesto socio-ambientale. Sono stati quindi premiati i Comuni che hanno presentato una progettazione a 360 gradi, grazie a una strategia complessiva di rigenerazione urbana capace di mettere insieme soluzioni edilizie innovative, spazi verdi e per la collettività, cessazione di situazioni di degrado o sfregio ambientale, coinvolgimento attivo delle realtà locali. Enti impegnati a privilegiare gli interventi di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente, abbandonando la vecchia logica dell’espansione urbana senza limiti a discapito delle esigenze di salvaguardia del territorio e del verde extraurbano. Di fronte alle 120 domande arrivate dai Comuni, le graduatorie resteranno in vigore per 24 mesi consentendo ulteriori finanziamenti». Insomma, un’altra tegola per l’Amministrazione Barbieri, che credeva molto in questo bando. Lo stesso sindaco lo aveva ricordato alla stampa solo una settimana fa: la Giunta intendeva portare avanti un progetto di riqualificazione (parcheggio da 150 posti, un polo scolastico, spazi di coworking) da tre milioni, finanziato per la metà dalla Regione. Ma i soldi non sono arrivati: il progetto del capoluogo si è classificato solo 74esimo su 112 proposte, ben lontano da quelle finanziate.

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