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Fibrillazioni in maggioranza

Ex Camuzzi, l’assessore: «La riqualificazione porterà benefici alla città»

Fantini promuove l’intervento urbanistico: «Per la collettività oneri, bonifica, verde pubblico, parcheggi, rotonda, ciclabili». Ma nella maggioranza si astengono Gnocchi (Civica Tarasconi), Anelli (Pc Coraggiosa) e Pagani (Pc Oltre)

«Chiedo di guardare le carte con la mente sgombra da pregiudizi. Valutate se il piano è buono e di interesse pubblico per la comunità, noi ci siamo chiesti se ci sono benefici per la collettività. I benefici sarebbero le opere di urbanizzazione del comparto (parcheggi, verde, viabilità, ciclabili) e gli oneri di costruzione da 1,8 milioni di euro, reimpiegati in altre opere. Quindi questo progetto restituisce qualcosa di buono ai cittadini». Così Adriana Fantini, assessore all’urbanistica, ha presentato in commissione l’unico piano urbanistico che potrebbe arrivare in fondo, quello relativo all’ex Camuzzi su Corso Europa. In commissione l’intervento è passato con 13 voti a favore, 17 astensioni e 2 non partecipanti.

Sono venuti a mancare pezzi del centrosinistra, come Claudia Gnocchi (capogruppo della Civica Tarasconi), Matteo Anelli (Pc Coraggiosa) e Caterina Pagani (Pc Oltre), suscitando un po’ di tensione nella maggioranza e nella Giunta (non proprio felice della scelta è sembrato il sindaco Katia Tarasconi, che ha assistito alla seduta). Piacenza Oltre, ad esempio, aveva dato mandato a Pagani di approvare il progetto, ma la consigliera ha preferito astenersi. Ha invece votato a favore Sergio Ferri (Pd), uno degli altri consiglieri maggiormente sensibili alle tematiche ambientali. Il centrodestra si è astenuto, mentre ApP ha scelto di non partecipare, i Liberali di Filiberto Putzu, invece, a favore, con il centrosinistra.

Fantini ha motivato il “perché” della decisione della Giunta di approvare il piano, scelta che deve passare obbligatoriamente in Consiglio comunale, che sarà sovrano sulla decisione finale. «È un’area industriale - ha spiegato l’assessore - nel 2018 furono svolte alcune operazioni di smantellamento degli impianti. Quando siamo su corso Europa vediamo gli arbusti, ma ci dimentichiamo cosa c’è dietro. Questa è una vera “rigenerazione urbana”, stiamo parlando di sei capannoni industriali abbandonati, dei quali cinque in amianto, e attorno arbusti incolti, non boschi».

«Il nuovo progetto prevede opere di recupero ambientale: oltre 9mila metri cubi di cemento armato verranno rimossi. L’area è privata, di proprietà della società d’investimento milanese “Phantom Srl” che intende investire 32 milioni di euro su 63mila mq complessivi».

L’area ex Camuzzi ha una superficie utile lorda di 19mila quadri e «35mila mq verranno restituiti alla città». «Avremo opere di urbanizzazione per un valore di oltre 3 milioni e 300mila euro: rotatoria di via Govoni, pista ciclabile su Corso Europa, parcheggi, viabilità interna, pista ciclabile interna da 910 metri. L’intervento residenziale sarà da 8mila mq, poi 16mila mq di verde pubblico, un parco giochi». Uno dei punti critici, per i detrattori del piano, è il seguente: 5mila mq di commerciale, con un supermercato da 1500 mq e 3500 mq di non alimentare. «In questi mesi stiamo facendo un lavoro complesso per costruire il Pug - è la chiosa di Fantini - complesso perché la legge e lo scenario è nuovo».

IL BOTTA E RISPOSTA IN COMMISSIONE

«Possiamo prima vedere - è la richiesta di Stefano Cugini (ApP) - il recupero dell’area rispetto al commerciale? All’ex Manifattura Tabacchi abbiamo subito notato il supermercato, ma non il resto». «Preoccupazione sacrosanta - la replica dell’assessore - ma il Conad non faceva parte del progetto Pinqua, quella partita non era connessa al piano, per quello ha avuto un suo percorso».

«Progetto interessante - ha parlato così Claudia Gnocchi (capogruppo Civica Tarasconi) - ho perplessità sul supermercato, vista la distanza in linea d’aria dal centro commerciale Galassia di 300 metri. Non voglio fare bracci di ferro con la Giunta però». «Il supermercato va visto nell’ottica dell’intero piano urbanistico», la risposta di Fantini.

«Spiegazione chiara - è la dichiarazione di Luca Zandonella (Lega) - si poteva delineare però qualche criticità del piano, come la presenza dell’ennesimo supermercato, oppure la previsione delle vie attuali in ottica nuovo ospedale, visto che potrebbe essere costruito non poco distante da Corso Europa. Le strade sopporterebbero il maggiore traffico in quel caso?». «Quello è un progetto a parte, ma se ne terrà conto», la replica dell'esponente della Giunta.

Uno dei più perplessi, stando alle indiscrezioni, era ad esempio Sergio Ferri (Pd). «Questo non è mica il Lidl di via Calciati, è un intervento impattante per la città dei prossimi anni e legato anche al futuro del nuovo ospedale. È un progetto di valore, il recupero c’è, anche del verde. Non è un progetto brutto, ma quando la brutalità del mercato si manifesta a terra scatena dubbi. Questo supermercato è piccolo, è a servizio per il quartiere. Il dubbio che ho è sulla quantità di interventi in quel quartiere, tra ospedale, ex Camuzzi e Germoglio».

Più netto ancora Luigi Rabuffi (ApP). «Sono cose da chiarire adesso, non domani, perché l’ospedale cambierà tutto. E il commercio di vicinato non lo si aiuta con questi nuovi supermercati, seppur piccoli». Soddisfatto dell'intera operazione, invece, Boris Infantino (Pc Coraggiosa). 

Polemico nei confronti dei consiglieri di maggioranza incerti il liberale Filiberto Putzu. «Siamo in Italia, non in Cina. Il soggetto privato non è il diavolo, ha superato tutti gli sbarramenti burocratici e tecnici. Le opposizioni al progetto vanno circostanziate in maniera specifica. Conosco personalmente qualcuno della cordata privata e so che faranno bene il loro lavoro».

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