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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Dosi alla minoranza: «Rendetevi corresponsabili di alcune nostre scelte»

Il sindaco Paolo Dosi, durante la discussione sul bilancio, chiede alla minoranza di partecipare a qualche futuro taglio sulle spese. Polledri: «L'80 per cento delle spese per il sociale va al 10 per cento della popolazione». Foti: «Ma gli anni migliori non dovevamo averli davanti?»

È continuata nel consiglio comunale del 15 luglio la discussione sul bilancio di previsione. «Secondo il "Sole24Ore – ha esordito Maria Lucia Girometta (Fi) - Piacenza è tra le città italiane che soffrono maggiormente la crisi. Manca programmazione, e come mai le aste vanno sempre deserte? Non riusciamo più a fare la dismissione degli immobili». «Questa sera – ha detto Massimo Polledri (Ln) ci troviamo a cucinare una minestrina. C’erano tante aspettative mentre ora vedo poco entusiasmo negli interventi della maggioranza su questo bilancio. Pallavicini è quantomeno coerente, poi difetta in qualche ragionamento: non tutti i poveri sono onesti. Delle volte ci vuole il coraggio di dire dei no. L’invasione degli extracomunitari ci costa molto nel bilancio. Questo momento per il centrosinistra non capiterà più: avete le leve del comando ovunque. Perfino Trespidi ha detto a Reggi di continuare così con il suo operato da sottosegretario all’istruzione. E infatti il giorno dopo hanno chiuso fisioterapia a Piacenza». Polledri ha puntato il dito contro i costi della gestione dei minori non accompagnati. «Sono 130 in città e costano 3,9 milioni. Presenterò un emendamento: il Morigi può essere utilizzabile per ospitare questi minori e andare a spendere cifre meno importanti sul bilancio. Potremmo con alcuni accorgimenti risparmiare, riorganizzando i tempi, gli spazi, i mezzi di trasporto. Nel frattempo diamo anche un taglio ai 18 appartamenti del progetto autonomia per gli stranieri: diamo l’autonomia solo per poco tempo, poi devono camminare con le proprie gambe. Comunque l’80 per cento delle spese per il sociale è destinato al 10 per cento della popolazione, bisogna andarci a vedere dentro. Ci sono tanti meccanismi di furbizia per aggirare il Comune e non pagare niente». Polledri non condivide le parole di Tassi sui vigili dei giorni scorsi. «È poco rispettoso fare quei commenti, penso che ci siano appunti da fare in ogni professioni, vigili compresi, ma comunque ci vuole rispetto per chi rischia sulla strada».

«È un bilancio – ha dichiarato Tommaso Foti - ridotto all’osso. Il declino di Piacenza è riscontrabile non solo nelle classifche del "Sole24Ore" ma in alcuni indici di questo bilancio. C’è una curva demografica sempre più negativa di cui non si tiene conto. Al contrario troviamo una serie di banalità e stupidità redatte dagli uffici del comune: ad esempio l’appalto dell’Ausl di diverse decine di milioni di euro è riportato in due righe quando andrebbe spiegato in un modo più complesso. La stessa cosa per Expo: liquidata in tre parole. Se mancano i 30 milioni di alienazioni come faremo nei prossimi anni a fare investimenti? Nel 2002 il centrodestra vendette il 40% di Tesa a 32 milioni : ci accusarono di aver venduto i gioielli di famiglia. La nostra partecipazione in Iren ora vale 24 milioni, mentre quella in Seta è del tutto marginale e irrivelante, soprattutto se verrà unita a Parma. Non è il caso di ripensare a queste partecipazioni e ricavare qualcosa?». «Non siamo una città che offre – ha continuato - occasioni di lavoro particolari. Il masterplan sulle aree militari chi se l’è portato a casa? Dove è finito? Non si farà niente come al solito. Gli immobili invenduti sono invendibili. Gli oneri di urbanizzazione facevano entrare nelle casse 5-6-7 milioni all’anno, ora ne entrano a malapena due». Foti ha proposto di indire un concorso per il nuovo comandante dei vigili di Piacenza. «È indispensabile non dare l’idea a un corpo che supera le cento unità di avere tanti comandanti anziché una persona sola. Comunque – ha concluso il suo lungo intervento - non si può dire ora che abbiamo una situazione di difficoltà quando in campagna elettorale raccontavate che “gli anni migliori devono ancora venire” con il “sindaco buono”».

«Ritengo molto positivo l’impegno di questo bilancio sul welfare – ha dichiarato Stefano Borotti (Pd) – . Il welfare e i servizi di questa città sono di alto livello e rispondono ai bisogni della popolazione. Questo è stato possibile per due motivi: si è espansa la spesa sociale negli ultimi vent’anni e ci sono stati gestori pubblici e privati all’altezza dei compiti che sono stati affidati. Un’amministrazione di centrosinistra non solo non taglia sul welfare ma – da riformisti – lo cambia con coraggio. Nella discussione del 15 luglio ci sono stati tanti attacchi gratuiti e poco seri sui tanti operatori della nostra città. Spesso la famiglia e il mercato, in questa città, non ce la fanno, e tocca al welfare intervenire: perciò non si può ridurre in futuro questa spesa».  

«Le accuse che sono solitamente rivolte a questa amministrazione – ha preso la parola il sindaco Paolo Dosi - sono ripetute anche sul bilancio. Abbiamo realizzato un documento strategico, non un libro dei sogni, ma uno strumento concreto per tutte le associazioni di categoria e i sindacati, che dà una risposta positiva al nostro futuro incerto. Un terzo del bilancio è per il welfare, è un sistema di tutela e salvaguardia per contenere i danni della crisi su una fascia di popolazione sempre più ampia che vive difficoltà. Ogni anno abbiamo sempre più anziani, sempre più minori, più disoccupati, persone colpite dalla crisi che chiedono aiuto e ci troviamo con meno risorse, meno personale a disposizione. Abbiamo sviluppato nuove forme diverse di gestione dei servizi pubblici insieme ai privati perchè nel frattempo è cresciuta notevolmente la domanda di bisogno».

«È vero che abbiamo sospesi gli assegni di cura – ha continuato il primo cittadino - ma l’abbiamo fatto temporaneamente in attesa di verifiche. Non siamo stati invee capaci di informare che oltre a queste 25 sospensioni ne avevamo istituiti altri 18 verso altre persone. Ultimamente stiamo vivendo confronti vivaci, rudi ma costruttivi con in sindacati. Non possiamo sentirci dire in sede di bilancio certe cose dalla minoranza: troppo facile affidare a noi il lavoro sporco di tagliare qua e là per farvi rimanere puri. Aiutateci anche voi, condividete qualche taglio insieme. Inoltre credo che attualmente le nostre partecipazioni ci diano più benefici che costi e fatico a pensare a un disimpegno ora. Rendetevi corresponsabili di scelte fatte insieme per la comunità: non dovremmo essere soli nel presentare queste scelte di fronte alla città». «Non capiamo – ha detto Mirta Quagliaroli (M5s) alcuni passaggi del sindaco. Noi non abbiamo mai governato e non abbiamo mai partecipato a nessuna scelta. Non ci sentiamo corresponsabili della situazione, né potremmo accettare di avere una responsabilità in questo senso». Al termine della seduta odierna, il presidente del consiglio Claudio Ferrari ha informato che sono stati presentati 12 ordini e 56 emendamenti al riguardo. 

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