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La polemica

«Miopia e campanile distorto nell’escludere Piacenza dal Festival Verdi»

Tagliaferri (Fd’I): «Sbadataggine dell’assessore alla cultura Felicori che dimentica in toto un’intera provincia del territorio di sua competenza»

In merito alle polemiche montanti sul cartellone del prossimo Festival verdiano che non prevede alcuna manifestazione sul territorio di Piacenza, interviene il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri. «Una notizia del genere si commenta da sola e si presta a molteplici letture, nessuna delle quali lusinghiera per gli organizzatori e, men che meno, per quell’ente pianificatore che vorrebbe essere la Regione Emilia-Romagna dei Bonaccini e dei Felicori. Prendiamo atto che nel cartellone di eventi previsto non vi sia nulla a Piacenza, e anzi sottolineiamo come addirittura la lodevole iniziativa del concerto di raccolta fondi ideato dal Ministero per il recupero di Villa Verdi, che insiste sul nostro territorio, si svolga presso il Teatro Regio di Parma. Nel biasimare la miopia (o il campanile distorto) dell’ente organizzatore e di alcuni sostenitori, in particolare quelli a partecipazione parmigiana e reggiana, non si può non notare la sbadataggine di un assessore alla cultura regionale (Mauro Felicori) che vuole essere percepito come attento e puntiglioso nei dossier di sua competenza e che, nonostante i proclami su Villa Verdi, dimentica in toto un’intera provincia del territorio di sua competenza. Oltre a ciò, e da piacentino lo dico con grande tristezza, va registrata la più totale mancanza di considerazione per la giunta comunale guidata da Katia Tarasconi, del tutto incapace di tutelare la grande rilevanza del nostro territorio anche in campo culturale. Ove poi la scelta di riservare il festival verdiano alle sole province di Parma, Reggio ed eventualmente Modena nascondesse fini meramente elettorali, capisco l’occhio di riguardo che si vuole riservare a Reggio Emilia, dove Pd e Centrosinistra sembrano faticare alquanto per trovare una quadra per il prossimo sindaco, ma al tempo stesso mi viene da pensare che si dia già per scontata la caduta dell’attuale giunta Tarasconi. In questo caso, e solo in questo, plaudo alle eventuali analisi compiute, a testimonianza di un progetto politico mai nato e che presto passerà il testimone a chi aveva ben governato negli anni scorsi».

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